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Brian k. vaughan: "gli autori di fumetti meritano di vivere alla grande!"

Creato il 05 settembre 2012 da Comixfactory

particolare da una copertina di Saga disegnata da Fiona Staples


Il ritorno al mondo del fumetto di Brian K. Vaughan, avvenuto alcuni mesi fa con il lancio della serie mensile Saga (prodotta negli USA dalla Image e già opzionata nel nostro paese dalla Bao Publishing) ha destato molto clamore, soprattutto perché l'autore - senza alcuna polemica apparente - ha deciso di snobbare le major per dedicarsi a un progetto creator owned; il successo è stato, considerata la crisi attuale dei comics (con albi dedicati a celebri uomini in calzamaglia che vendono poco più di 50.000 copie), enorme. Il primo numero di Saga ha venduto più di 70.000 copie (ed è stato ristampato diverse volte) ed è abbastanza ovvio pensare che il primo trade paperback, con la raccolta dei primi sei episodi, farà registrare un ulteriore successo al "botteghino". La scelta di Vaughan, alla luce delle polemiche che sempre più stanno caratterizzando il rapporto tra case editrici e autori, acquisisce una forte valenza simbolica. Un valore che, se ce ne fosse bisogno, è stato spiegato dallo stesso autore nel corso di una intervista rilasciata alcuni giorni fa a The Beat.
"Non per vantarmi - vabbè magari solo un po' - ma la cosa più sorprendente del possedere i diritti del proprio lavoro è la enorme quantità di danaro che ti spetta. So che ho provato a sembrare altruista quando mi hai chiesto del prezzo del raccolta in volume (fissata a 9,99 dollari), ma io sono un mercenario al pari di qualsiasi altro lavoratore freelance. Buone storie e bei disegni sono due dei beni più preziosi del pianeta, e io sono convinto che i creatori di fumetti meritino di vivere alla grande, e di avere un po' di tempo libero per dedicarsi agli amici, alla famiglia o per giocare al flipper sui loro telefonini. Mi piace lavorare per i miei amici alla Marvel e alla DC, e sono sempre stato remunerato con generoso compenso corrisposto per ogni pagina, ma scommettendo su di me (e su Fiona [la disegnatrice al lavoro su SAGA]!) sto guadagnando molti, ma molti, ma davvero molti più soldi di quanti ne avrei guadagnati vendendo fumetti prodotti da altri editori. E questo dopo aver diviso a metà i compensi con il co-creatore della serie." 


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