Brian K. Vaughan
Di certo vi sarà capitato di assistere, magari durante una fiera del fumetto, a una conferenza stampa o di presenziare a un'incontro in fumetteria o, più semplicemente, di leggere un'intervista. Avete notato quanto spesso agli autori di fumetti vengono poste domande molto ricorrenti? Dove trovano le idee per scrivere le loro storie? Quali le fonti di ispirazione? A quale pubblico si rivolgono quando scrivono?
Domande molto ricorrenti, dunque, alle cui risposte non si è sottratto neppure Brian K. Vaughan, lo scrittore che, grazie al successo di Saga, è da molti considerato l'autore di fumetti più importante del momento.
Fiona Staples
Dunque, a chi si rivolge Brian K. Vaughan quando scrive Saga? "Scrivo la serie per una sola persona - la scrivo per Fiona Staples [disegnatrice di Saga]. Trascorro moltissimo tempo solo a pensare a come lei reagirà a quello che le proporrò e a come fare per indurla a disegnare cose perverse e spaventose. E' un lavoro davvero strano, ma mi diverte davvero molto".E le idee? Quali sono le sue fonti di ispirazione? Come alimenta la sua immaginazione? "Non ho immaginazione; non faccio altro che guardarmi intorno, rubare dalla realtà che ci circonda e cambiare le sfumature di colore. Il risultato è il fumetto"
Qual è il rapporto che Brian K. Vaughan ha con i suoi personaggi? "Ad ogni numero, mi scontro con i miei personaggi, facciamo a pugni. In genere vincono loro".
Come valuta l'esperienza Hollywoodiana? "Dopo aver trascorso dieci anni impegnandomi a lavorare duramente a Hollywood, ho realizzato che non c'è nessun posto migliore per lanciare nuove idee se non nei fumetti!".
Insomma, le domande saranno anche ricorrenti, ma quel che conta, in definitiva, sono le risposte.
una vignetta tratta da SAGA
(pubblicato in Italia da Bao Publishing)