Nella Straordinaria invenzione di Hugo Cabret, pubblicato da Selznick in quello stesso 2007 in cui è stato tradotto, le immagini e il testo si intrecciano nel formare la storia. Alcune cose sono dette con i disegni, altre con le parole. Ma quello è il quarto romanzo di Brian Selznick dopo The Houdini Box (1991), The Robot King (1995, mai tradotto in italiano) e Boy of a Thousand Faces (2000, anche questo mai tradotto), Il segreto di Houdini è il primo. La differenza si sente.
La storia di Hugo Cabret è portata avanti in modo convincente con le due forme espressive, e ciascuna svolge la sua parte. Il segreto di Houdini è un romanzo costituito da un testo, anche se alle parole sono affiancate numerose illustrazioni.
Selznick ha una bella mano, è un piacere guardare i suoi disegni, e a leggere la sua bibliografia si scopre che i libri semplicemente illustrati da lui sono molto più numerosi di quelli scritti e illustrati. In questo caso però i disegni sono qualcosa di secondario, si apprezzano ma non sono davvero fondamentali. Evidentemente l’autore aveva bisogno di tempo per sviluppare la sua tecnica, anche perché quando questo libro ha iniziato a nascere Selznick ancora non pensava di scrivere e pubblicare un romanzo. La genesi del volume, secondo me molto interessante, si trova nelle ultime pagine. Il libro è carino, ma l’autore doveva ancora crescere per arrivare a realizzare un’opera perfettamente armonica nelle sue diverse parti.
Alcune pagine del Segreto di Houdini (in inglese): The-Houdini-Box-Brian.
Per La straordinaria invenzione di Hugo Cabret l’anteprima non è soddisfacente. Diverse illustrazioni si allargano sulle due pagine affiancate, ma l’anteprima ne mostra una sopra e l’altra sotto, e l’effetto si perde. Decisamente questo è un libro che non può essere letto in versione ebook se non si vule perdere il divertimento. Alcune pagine (in inglese): Invention-Hugo-Cabret.