Brianzilvania di Alessandro Girola (recensione)

Da Bangorn @MarcoBangoSiena

Non mi stancherò mai di ripeterlo: grazie ad Amazon e alla rivoluzione digitale, si può finalmente godere di storie brevi, adatte nei giorni in cui non si ha voglia di iniziare un mattone di mille pagine, ma di gustarsi qualcosa che si possa concludere in una sera.

Per fare che questo funzione, però, bisogna avere la consapevolezza di dover dare tutti gli elementi al lettore in poco spazio, farlo immergere nella storia senza avere tempo e spazio per costruire i personaggi durante il cammino. E così anche per ambientazione e dinamiche della storia. Ci vuole quindi un certo tocco e uno stile adatto. Si rischia, infatti, di dare la sensazione a chi ci legge di qualcosa di incompiuto o affrettato, perdendosi in particolari inutili e tralasciando elementi invece che lo potrebbero essere.

Beh, non è il caso di Alessandro Girola, che scrive ormai da sempre in questo formato. Dai racconti alle novelette, Alessandro costruisce storia e ambientazione in poche pagine, ma senza lasciare un senso di vuoto alla fine della lettura.

Brianzilvania, che come ci ricorda l’autore è nato da una copertina regalatagli da Giordano Efrodini, fa parte sì del suo ciclo di storie ambientate nella Lombardia misteriosa, ma come le altre, tipo Imperial o Milano Doppleganger, si legge da sola, essendo autoconclusiva.

Sinossi (ufficiale)

Quando l’azienda automobilistica Avio Motor chiude le fabbriche per colpa degli scandali che coinvolgono i suoi proprietari, oltre quattrocento dipendenti rimangono senza lavoro.
Quattro di loro non hanno intenzione di accettare passivamente tale situazione. Per vendicarsi di quanto accaduto decidono di organizzare una rapina nella villa di Giovanni Avio, l’anziano patriarca della famiglia di industriali lombardi.
Ciò che li aspetta a Segoveso, remoto paese della Brianza lecchese, va però ben oltre i loro peggiori incubi.
I quattro ladri impareranno a loro spese che a volte l’espressione “diabolico capitalismo” non è soltanto metaforica…

Considerazioni

Il gotico italiano, i misteri delle nostre terre: è questo di cui ama scrivere Alessandro, alla faccia di quelli che da un lato dicono che non ci sono storie italiane (e poi, magari, manco le comprano né leggono) e dall’altro di quelli che dicono che l’horror in Italia è inefficace.
57 pagine circa (per chi ama catalogare e pesare un libro dalle pagine) in cui si respira la nebbia dell’Italia settentrionale, dove ci si scontra con i misteri nascosti nella provincia, perfino nelle case delle persone facoltose.
Un altro ebook perfetto per una sera di relax, con la voglia di provare qualche brivido.

Link di acquisto QUI


Potrebbero interessarti anche :

Possono interessarti anche questi articoli :

  • Wishlist di luglio

    Giugno sta per finire e da un lato non vedo l'ora arrivi il mese di luglio.Giugno 2015 è un mese che ricorderò per sempre, ma avrà un suo post dedicato, però... Leggere il seguito

    Il 30 giugno 2015 da   Valentina Sandre
    DIARIO PERSONALE, TALENTI
  • Giuda Nicolosi: Il Nuovo Singolo È “Fuoco E Fiamme”!

    Una contaminazione stilistica che regala al brano un gusto accattivante grazie all’intervento del rapper Dydo degli Huga Flame nella seconda strofa. Leggere il seguito

    Il 29 giugno 2015 da   Paolopol
    CULTURA, CURIOSITÀ, OPINIONI
  • Padre

    Il ruolo del padre per un figlio è fondamentale. Per crescere, maturare, fortificarsi. Un padre forte, attivo, che si impone quando è necessario, che sa dire... Leggere il seguito

    Il 29 giugno 2015 da   Dfalcicchio
    CULTURA, OPINIONI
  • L'Amore è rumore.

    Fine giugno. Non so bene perché, ma ho voglia di mettere nero su bianco quante cose nel mese mi hanno fatto incazzare e quante no.E forse da oggi in poi lo... Leggere il seguito

    Il 28 giugno 2015 da   Mariellas
    DIARIO PERSONALE, TALENTI
  • Fantasie D'Inchiostro...E-Book (e non solo) in palio!!!

    Eccomi di nuovo da queste parti! ;-)Come sempre è tutto un gran fermento, le idee non smettono mai di saltellare in testa e… ci sono momenti in cui la felicità... Leggere il seguito

    Il 27 giugno 2015 da   Elisavagnarelli
    RACCONTI, TALENTI
  • La bellezza di Padova

    Non sarà Milano, Londra, nè Parigi, nè tanto meno New York, ma a me Padova piace un sacco.Mi piace perchè è bella in senso canonico, dal punto di vista... Leggere il seguito

    Il 26 giugno 2015 da   Marysunright
    CULTURA, TALENTI