Magazine Diario personale

brighton giorno 0

Creato il 08 agosto 2011 da Studentepercaso @studentepercaso

Per prima cosa non ho internet in casa.. NON HO INTERNET IN CASA (per rendere meglio l'idea)... C'era scritto che era presente! Il che significa che non so bene come e quando riuscirò ad aggiornare il blog... penso userò la rete wifi della scuola attaccandomi con il cellulare e quindi avrete i post posticipati di un giorno (li scrivo al pc e poi li passo sul cell)... domani andrò a vedere per la scheda sim inglese...

Vi racconto (ovviamente) del viaggio e del "giorno zero".
Per non creare confusione vado in ordine cronologico.

La partenza è alle 14.40 da Ciampino, che essendo un aeroporto piccolo non presenta code o altri impicci, i "controlli", infatti, sono stati molto veloci.

Siccome (ovviamente) non potevo rimanere da solo, in silenzio e facendomi gli affari miei nell'attesa dell'apertura del gate (attesa di 15 min), mi sono messo a chiacchierare con una famiglia (genitori più due figli) che mi hanno raccontato che passeranno dieci giorni in Inghilterra per vedere la parte costiera (quella dove sono io più o meno).

Dopo aver perso i contatti con l'allegra famigliola durante la coda per entrare nel pulmino (avevano chiesto la priorità sul biglietto, penso non gli sia servita più di tanto) e dopo aver sentito per 10 min (quelli della fila) una napoletana che parlava al telefono che avrei ucciso volentieri seduta stante, ho attaccato a parlare (nel pulmino) con una con cui poi sono stato vicino in aereo durante il viaggio, poiché i posti non erano pre-assegnati ma erano casuali (l'aereo era anche tutto prenotato O.o).

Studia lingue alla sapienza (spagnolo e inglese), starà a Londra due settimane (in famiglia), ha altre due sorelle (una più grande e una più piccola) e poi ora non mi viene in mente altro. Ci siamo scambiati le email, poi se il week-end scendo (anzi salgo, Londra è più in alto) la sento.

Dopo aver recuperato la valigia, che stranamente è arrivata subito, sono stato prelevato da "l'uomo con il cartello" (quello che vedete quando uscite dall'aeroporto con il nome delle persone).
È stato un viaggio abbastanza silenzioso, tolto per qualche mia domanda (qui c'è un WOW... erano domande in inglese!).

Le autostrade in Inghilterra non hanno caselli autostradali (penso si paghi all'anno.. lo chiederò al ritorno, era tecnicamente troppo difficile tenere una conversazione, già la domanda su se quella era una autostrada ha presentato difficoltà...), la striscia bianca della corsia esterna ha dei pezzetti sopraelevati per fare l'effetto brrrrrr se ci si passa sopra per distrazione o per un colpo di sonno, gli inglesi rientrano sempre nella corsia libera più esterna (civiltà!), quando ci sono le uscire sono segnalate molto tempo prima e ci si sposta in anticipo nella corsia giusta (così non si crea l'effetto imbottigliamento all'italiana). La nota negativa è che l'asfalto mi sembrava schifosetto...

Arrivo a casa dopo non so quanto tempo, mi accoglie la vicina che parla a macchinetta e mi fa vedere la mia stanza, dopo 5 min arriva Eve Russell che mi ridice le stesse cose in maniera più comprensibile (per modo di dire...), cmq la vicina ha uno spagnolo che sta da lei per altre 2 settimane con cui dopo aver disfatto la valigia mi sono fatto un giro qui vicino (siamo arrivati fino al mare).
È di una città che non ricordo (quella di Alonso, può essere?), ovviamente ha detto che tutti conosciamo Madrid e Barcellona, e nel resto della Spagna non sappiamo minimamente cosa ci sia. Ha 17 anni e fa il liceo, sta qui per il first (certificato di inglese), il suo inglese è decisamente meglio del mio e in classe ha dodici persone tra cui un colombiano e un paio di giapponesi (poi ha detto che non li distingue quindi diciamo asiatici). Mi ha detto un po' di cose (in inglese), e devo dire che tutto sommato ci capivamo (ok, io inventavo la grammatica, però mi comprendeva!), domani alla scuola ci vado con lui. Poi mi farò accompagnare anche per prendere una sim inglese (lui l'ha presa)...

Passiamo al momento delicato: la cena (cena alle 7, ok stanno un'ora indietro, però...).... Ho cenato da solo perché ad Eve non andava, ma solitamente ceniamo insieme (disastro).
Il piatto è il tipico piatto inglese: un miscuglio di roba schifosa: prendete un piatto e metteteci: due fettine di carne (quella bianca loro, non so che animale sia), un intruglio di maionese con non so cosa, pasta (ovviamente il patto rigorosamente freddo), patate lesse e insalata con pomodori e cetrioli. Poi un secondo piatto con la frutta: fragole e penso melone (non era melone, non so cosa fosse ma era buono), le uniche due cose buone e che ho mangiato...

In questo momento sono le 21:20 locali, tuona e lampeggia, il tempo fa schifo e domani prenderò la pioggia, sono sicuro... non avendo internet ed essendo quindi momentaneamente fuori dal mondo perso che mi leggerò qualche rivista che non ho letto in aereo, oppure leggerò un po' di grammatica inglese dato che domani avrò un test d'ingresso da fare...

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