Antenato dei passatempi gastronomici ispirati al principio delle ciliegie che una tira l'altra, il brigidino è una cialda sottile e croccante a forma rotonda (uova, farina, zucchero, anici) la cui ricetta è attribuita alle monache del Convento di Santa Brigida a Pistoia.I brigidini, anche se li fanno a Firenze o ad Arezzo, sono sempre di "Lamporecchio", il paese in provincia di Pistoia, appunto, dove ci sono le fabbriche più illustri e da dove i brigidini sono sempre partiti per dilagare in tutta la Toscana. A Livorno li chiamano "cialìni".
Brigidino si chiamò ironicamente il distintivo fascista che gli uomini portavano, volenti o nolenti, all'occhiello.
