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Brillante

Creato il 03 marzo 2011 da Lipesquisquit
Per caso mi è tornata in mente quella volta di tanti anni fa, quando ero piccolo e avevo la febbre, quella febbre da film drammatico che uno è disteso sul letto perso nei deliri, ha la pezzetta umida sulla fronte e il termometro che esplode sotto l’ascella. Quella volta che, non so per quale effetto di quale farmaco o droga, mi ero stufato di stare a letto e mi ero alzato, ero andato in salotto e avevo cominciato a vedere film a caso facendo nel frattempo dei solitari con le carte piacentine, tanti solitari, uno dopo l’altro, a ripetizione finchè non ottenevo l’esecuzione perfetta, un solo giro di carte e il solitario concluso (non che mi interessasse davvero, dovevo solo far passare in qualche modo il tempo e la malattia, soprattutto dovevo farli passare in un mondo senza computer e senza internet). Quella volta che poi arrivò una delle mie zie e si sedette vicino a me, e probabilmente è stata l’unica volta che abbiamo parlato per più di trenta secondi, e al trentunesimo secondo mi ero già stufato. La zia cominciò a spiegarmi che di solitari lei ne conosceva tantissimi, più difficili, meno difficili, noiosi, simpatici (che avrà di simpatico, un solitario), quello a croce, quello a cerchio, quello a cazzo.Si, zia, questi li conosco anch’io.Eh, ma il più difficile in assoluto è il solitario a piramide, una roba tremenda che non riesce mai. Puoi provarci all’infinito, ci invecchierai sopra, ti bloccherai sempre prima di risolverlo, è troppo dannatamente strutturato nel modo più bastardo.Va bene zia, ma ora sono un po’ stanco, e poi ho la febbre, penso che tornerò…Guarda, ti faccio vedere, devi mettere le carte così, prima una, poi scendendo altre due che coprono metà di quella, poi altre tre che coprono la metà di quelle due, e giù così fino a formare sette file di carte; l’ultima fila è la base della piramide ed è da lì che devi partire.Ma no zia, questo è un triangolo, una piramide è tridimensionale (ti prego, sentiti umiliata o urtata dalle mie parole e vattene via).Si, vabbè. Adesso parti dalla base e togli le carte a due a due; devi togliere quelle che sommate insieme fanno dieci, cioè i sei e i quattro, i sette e i tre, i fanti e…(uff) Si, zia, ce la faccio a contare. Tolgo anche i re, che sarebbero i dieci, no?Esatto, e quando non trovi più carte che sommate insieme fanno dieci, prendine una dal mazzo di carte avanzate e prova a sommarla con qualcuna di quelle nella piramide. Se riesci a finire sia il mazzo avanzato che la piramide, ce l’hai fatta.Zia, questo solitario è una stronzata.Eh, hai appena iniziato, ma ora te ne accorgerai. Le carte possono assumere le combinazioni più bastarde, magari quelle che ti servono sono nella fila di sopra, ma non ci puoi andare e rimani fregato. A me sarà venuto una volta o due, in tutta la vita; bisogna avere tanta pazienza e ricominciare ogni volta, finchè…Guarda, zia: mi è riuscito.
Questo per dire che, nella vita, le cose che ti riescono al primo colpo, in condizioni difficili e con gran classe, sono quelle che non ti interessano.

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