Brindiam

Creato il 31 dicembre 2010 da Gianlucaciucci
Agli operai Thyssen, Vynils, Fiat, agli operai caduti, malpagati, offesi ma pure ai loro dirigenti, alla classe dirigente italica tutta che ha avuto la straordinaria capacità di distruggere ciò che l'inventiva e il genio di alcuni nostri connazionali costruirono. Al commercialista Sergio Marchionne e all'altro commercialista Giulio Tremonti, siamo nelle vostre mani ragazzi. A Cesare Battisti, intellettuale in contumacia, assassino riconosciuto e condannato che sta riempiendo i notiziari in questi giorni, rubando spazio agli auguri più strampalati e alle classifiche su tutto (sentita or ora quella sui migliori "scusa" dell'anno). Ad Augusto Minzolini e al suo Tg1, più piatto della sua testa e dei mari che è aduso frequentare a spese dei contribuenti. A Tiziana Ferrario e a tutti quelli che sono stati reintegrati al posto di lavoro grazie a un giudice. Ad Enzo Baldoni ché non te lo faccio vedere come muore un (giornalista) italiano vero; le sue povere spoglie sono tornate in Italia, dopo sei anni, nel silenzio di (quasi) tutti. Ai pastori sardi e ai poliziotti che li hanno picchiati a Civitavecchia, un giorno questi ultimi capiranno la distinzione tra torto e ragione e quale è la Patria da servire. A chi ha mandato i poliziotti a menare, ma rischio la ridondanza. Alla "monnezza" di Napoli che si vede ma non c'è. A Gianni Letta, Gianni De Gennaro, Gianni Alemanno, eccetera eccetera eccetera, tutti servi e profittatori del sistema dittatoriale che ci ostiniamo a chiamare democrazia. Italia, Stato come participio passato del verbo essere. A Sofia Coppola e al suo "Somewhere", peggior film dell'anno premiato ad uno dei peggiori Festival della storia, dal peggior presidente di giuria della Galassia. Al ministro Bondi che per tutta risposta ha deciso che le prossime nomine le farà lui, che si intrometterà, come se non bastassero Pompei e l'industria cinematografica che crollano. Come se fosse giusto. Allo sport italiano in caduta libera, arginata da qualche donna con le palle (Schiavone, Pellegrini, le ragazze della ginnastica ritmica) e da pochi giovani di belle speranze (golfisti e tennisti ma anche l'immancabile scherma) che ci provano nonostante il nostro disinteresse, drogato dal calcio. A questo e ad altre mile e mille cose.
A tutti noi che ne usciremo in un modo o nell'altro, "più tristi più poveri e meno intelligenti", siamo italiani paisà.

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