- Riflessi.
Alla fratellanza dei lavoratori! Cittadini! Dividere per regnare, tale fu la divisa di tutte le tirannie: e anche quanti sottili e perfidi sotterfugi vengono adoperati dagli oppressori per armare i figli del popolo contro se stessi! Essi sanno bene che un solo momento di unione perfetta tra noi significherebbe la loro rovina per sempre. In effetti, cosa sono costoro di fronte alla nazione? Uno contro mille. Perché, dunque, il popolo stesso deve supplire alla loro impotenza originaria? Chi colma le loro armate? I figli del popolo. Chi osa incaricarsi di spiare i concittadini? Non sono ancora i figli del popolo? Che essi dunque comprendano infine che, sotto le apparenze di un privilegio degradante, sono dei ferri che ribadiscono a se stessi, e che ogni palla tirata contro il popolo deve necessariamente spezzare un cuore, quello stesso, la cui mano traviata ha potuto dimenticare, e il giorno dell’uguaglianza splenderà ben presto per noi. Alla fraternità dei lavoratori! Alla comunità sociale! (Banchetto comunista nell’anno 1840 a Belleville dal Journal du peuple di Dupoty, brindisi del cittadino Grassel -legatore di libri-).
L A G I O I A
Frementi nell’urrà
le bocche ancora
v olevano urlare
e urlare e urlare,
ma già
la ”radiorosta”
tracciava
un telegramma
su tutto l’arco del cielo:
”Pace!
I popoli
hanno cessato di combattere.
Evviva
questo istante!
La grande
federazione americana
si unisce
all’Unione dei soviet!”.
Più nessun
dubbio.
E’ firmato:
”Il comitato rivoluzionario americano”.
-Vladimir Majakovskij-
(parte tratta da: Il proletario volante)