”Nessuna preoccupazione legata alla perdita di posti di lavoro” per chi e’ impegato nella centrale Enel di Cerano (Brindisi), nonostante la nuova convenzione energetica che si sta mettendo a punto preveda ”una riduzione del 15% di emissioni di Co2 e quindi proporzionalmente del carbone, e la riduzione di oltre il 60% delle missioni massiche, ovvero delle polveri sottoli veramente dannose per la salute dei cittadini”.
E’ quanto emerso oggi dall’incontro sulla nuova convenzione energetica nel Brindisino, tra il presidente della Provincia e il sindaco di Brindisi, Massimo Ferrarese e Domenico Mennitti, e il presidente e l’assessore allo Sviluppo economico della Regione Puglia, Nichi Vendola e Loredana Capone. E’ stata quest’ultima, insieme ai rappresentanti del Brindisino, a parlare con i giornalisti al termine della riunione nel corso della quale alcuni lavoratori e membri del comitato per l?energia, l’ambiente e il teritorio di Brindisi inscenavano una protesta all’esterno della sede della Regione. ”Accettiamo la sfida di ridurre gli inquinanti – ha spiegato il presidente del comitato, Carlo De Punzio – ma non una riduzione del combustibile che potrebbe portare a una riduzione della produzione mettendo a rischio el 1.200 famiglie alle quali da’ lavoro la centrale di cerano”.
”Non ci sono preoccupazioni di questo tipo – ha spiegato Mennitti – e oggi avvieremo un rapporo con il Comune, la Provincia e le realta’ locali perche’ nulla di quello che stiamo facendo e’ segreto”. ”E’ intervenuto epro’ un nuovo fattore – ha sottolineato – ovvero il nuovo orientamento del comitato Aia, che entro il 15 gennaio decidera’ se continuare a orientarsi sulle emissioni massiche, come in passato, oppure con un sistema di monitoraggio: appena lo sapremo – ha concluso – esprimeremo valutazioni definitive”. Capone ha spiegato che ”e’ previsto un sistema di monitoraggio relativo alle emissioni massiche che i tecnici ritengono particolarmente qualificato e di tutela per il territorio. L’Aia si sta orientando diversamente ma quel che e’ certo – ha rilevato – e’ che noi insisteremo perche’ si scelga il sistema migliore per la salute dei cittadini e la qualita’ dell’ambiente”.
Ferrarese ha sottolineato che la nuova convenzione energetica ”si chiudera’ entro il mese di gennaio: si tratta – ha aggiunto – di diminuire di tanto l’impatto ambientale, di costruire un carbonile finalmente coperto, e ridurre del 15% le emissioni di Co2 e quindi proporzionalmente di carbone; mentre avremo una riduzione – ha concluso – delle emissioni massiche di oltre il 60%”.