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Brindisi: libero il fermato, occorrono più prove

Creato il 22 maggio 2012 da Ecodifoggia @ecodifoggia

di Nicola Baratta

Brindisi: libero il fermato, occorrono più prove

Il papà di Melissa

(Ecodifoggia.it) - Brindisi: All'indomani dei funerali della piccola Melissa, vi era un sospetto sull'attentatore che pigiò il telecomando da cui si scatenò l'inferno. Il sospetto però è stato rilasciato, ma è sempre indagato, occorrono prove più schiaccianti nei confronti di questo individuo e del fratello che si è dato alla macchia. Alcune ragazzine, avevano riconosciuto in lui, il volto del maniaco, che da giorni si fermava davanti a scuola ad osservarle, ma questo secondo la giustizia non basta, ci vuole la prova di colpevolezza a cui nessuno può appellarsi, onde evitare poi, per un cavillo di rilasciare un assassino. Dicevamo del fratello del sospetto, dal giorno dell'attentato è fuggito, resosi irreperibile alla giustizia, però su facebook sono circolati nomi e cognomi, nonché l'indirizzo dei fratelli su cui stanno indagando gli inquirenti, di qui il timore che qualcuno possa credere di farsi giustizia da solo, senza aspettare che le autorità completino le indagini. Bisogna anche dire che, l'uomo fermato due giorni dopo è senza alcun dubbio quello filmato dalle telecamere, servono però testimonianze più precise, non smontabili in sede di processo, se non si è punto ed a capo. Certo la magistratura farà il proprio dovere per assicurare il criminale od i criminali alle patrie galere, perché ciò che hanno commesso va contro ogni logica immaginabile, spezzando le vite di persone innocenti.


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