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brio che manca anche in certi momenti

Creato il 02 febbraio 2012 da Occhio Sulle Espressioni
brio che manca anche in certi momenti Warum läuft Herr R. Amok?
(Perché il signor R. è colto da follia improvvisa?)
1970
Germania Ovest
Regia: Rainer Werner Fassbinder, Michael Fengler
Scritto: Rainer Werner Fassbinder, Michael Fengler
La quotidianità è una bestia devastante. Si ride e si scherza, ma c'è sempre quella venuzza di imbarazzante disagio permanente, quello ingrandito quando arrivano problemi pratici, come la disposizione della mobilia in casa, i controlli dal medico, o la cura dell'oggetto simbolo dell'uomo occidentale: l'auto.
Peggio ancora sono i rapporti umani, con la moglie, con il figlio che, in maniera naturale, cerca lo svago e non si impegna nello studio, con i colleghi di lavoro, con il capo, con madri, padri ed i loro insegnamenti dettati da una prammatica esperienza. Insostenibili sono le gare con vicini, regolamentate da metri quadri della propria abitazione e spiccioli in più sullo stipendio, per non parlare di quelle velleità culturali di facciata, ostentate per darsi un tono, ma l'interesse per esse è pari a zero.
Tutto ordinario, manca il fiato, vampate. Tipica è anche l'amica di vecchia data "ribelle", libertina, modaiola, che si crede "libera" e invece è soltanto un tassello del sistema, da vivere con un sorriso appena accennato, come lo è quella eccitata da vacanze da arricchiti benpensanti fintamente sregolate. Il sistema è quello che viene vissuto con i rumori ripetitivi di un ufficio in sottofondo e, nel cosiddetto svago, con il bicchierino in una mano, la sigaretta in un'altra e le gambe accavallate, inanellando discorsi ultra borghesi, uno più piatto e banale dell'altro.
Anche tratti comportamentali quali la timidezza rientrano pienamente nello schema, ormai è tutto fagocitato e piallato, un momento di imbarazzo o di comportamento buffo poteva essere essere un'ancora di salvezza, ed invece nisba, quelli che dovevano essere exploit emotivi riescono a stento a muovere i muscoli facciali.
Guardiamo questo mondo con una camera a spalla, che si sposta in carrellate e panoramiche "umane", ondeggianti, come se fossimo in campo, come se fossimo accomodati al tavolo insieme agli altri o seduti sul sedile posteriore dell'automobile, perché... è così, siamo dentro, ci siamo anche noi.
Produci, consuma, crepa.

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