Warum läuft Herr R. Amok?(Perché il signor R. è colto da follia improvvisa?)
1970
Germania Ovest
Regia: Rainer Werner Fassbinder, Michael Fengler
Scritto: Rainer Werner Fassbinder, Michael Fengler
La quotidianità è una bestia devastante. Si ride e si scherza, ma c'è sempre quella venuzza di imbarazzante disagio permanente, quello ingrandito quando arrivano problemi pratici, come la disposizione della mobilia in casa, i controlli dal medico, o la cura dell'oggetto simbolo dell'uomo occidentale: l'auto.
Peggio ancora sono i rapporti umani, con la moglie, con il figlio che, in maniera naturale, cerca lo svago e non si impegna nello studio, con i colleghi di lavoro, con il capo, con madri, padri ed i loro insegnamenti dettati da una prammatica esperienza. Insostenibili sono le gare con vicini, regolamentate da metri quadri della propria abitazione e spiccioli in più sullo stipendio, per non parlare di quelle velleità culturali di facciata, ostentate per darsi un tono, ma l'interesse per esse è pari a zero.
Tutto ordinario, manca il fiato, vampate. Tipica è anche l'amica di vecchia data "ribelle", libertina, modaiola, che si crede "libera" e invece è soltanto un tassello del sistema, da vivere con un sorriso appena accennato, come lo è quella eccitata da vacanze da arricchiti benpensanti fintamente sregolate. Il sistema è quello che viene vissuto con i rumori ripetitivi di un ufficio in sottofondo e, nel cosiddetto svago, con il bicchierino in una mano, la sigaretta in un'altra e le gambe accavallate, inanellando discorsi ultra borghesi, uno più piatto e banale dell'altro.
Anche tratti comportamentali quali la timidezza rientrano pienamente nello schema, ormai è tutto fagocitato e piallato, un momento di imbarazzo o di comportamento buffo poteva essere essere un'ancora di salvezza, ed invece nisba, quelli che dovevano essere exploit emotivi riescono a stento a muovere i muscoli facciali.
Guardiamo questo mondo con una camera a spalla, che si sposta in carrellate e panoramiche "umane", ondeggianti, come se fossimo in campo, come se fossimo accomodati al tavolo insieme agli altri o seduti sul sedile posteriore dell'automobile, perché... è così, siamo dentro, ci siamo anche noi.
Produci, consuma, crepa.
