Diciamocelo subito: i 13 teaser - uno al giorno - che hanno preceduto il lancio del video uscito oggi come tanti piccoli pezzi di un puzzle - per non dire come tredici piccoli peti - erano già sufficienti a indurre un certo meteorismo nello stomaco. Del resto, quando si mangia aria è anche inevitabile. Ma chi si aspettava che fossero presagi di una catastrofe? 
La clip di Hold it against me si apre con un corpo astrale che si scaglia sul pianeta Terra: c'è chi dice che è la stessa Spears dopo essersi inquartata di frapuccini; c'è chi pensa che dopo di lei il nulla; c'è chi decreta la sua di fine, come fosse una stella cadente. E qui c'è un evidente plagio del catastrofico Meteor, film cult del 1979. Poi però pare che Britney stessa abbia del gas nella pancia, tanto da non riuscire manco a ballare in mezzo a quello che sembra il reparto informatico della Unieuro: computer e cavi ammassati, il marchio della Sony leggibile persino da un analfabeta, la bigiotteria chiattona, il profumo della stessa cantante con il quale stordisce i ballerini che da quel momento hanno una crisi di identità e al minuto 2.24 si vestono come i lactobacilli della Actimel. 
Briteny insomma ci piove addosso per farci rivedere i punti salienti della sua vita: l'ascesa, il fallimento, lo sfortunato matrimonio con Kevin Federline rievocato con l'abito da sposa da buttare in tintoria, l'ossessivo rapporto con i media rappresentati dall'assedio dei microfoni, il più ancora difficile rapporto con se stessa che la spinge a prendersi a centroni da sola. Quando finisce il video però ci si chiede "perchè?" e si tira un sospiro di sollievo. Da quale buco lo lascio immaginare a voi...
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Snake