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Brontoenglish

Da Desian
Avete mai sentito pronunciare il brontoenglish?
L'uomo piccolo ha avuto la sua folgorazione: i Beatles. Che per uno che ha cincischiato fino ad oggi con quelle canzonacce subnormali che si sentono in giro, è senz'altro un bel (ri)partire.
(Certo, abbiamo avuto De Andrè, Fred Buscaglione e qualcos'altro, ma questa mi pare sia un'altra cosa, una folgorazione seria).
Così ha deciso che bisognava procurarsi una serie di album dei suddetti (e ha scelto lui, chiedendo "Yellow Submarine", "Yesterday" e, letterale, "quel disco tutto bianco". Chissà dove ha avuto tutte queste informazioni...).
Ha orecchiato per un po' alcune di queste canzoni e ha capito che "Back in the USSR" era il suo pezzo.
- Babbo, lo so che ti chiedo troppo, ma mi stamperesti il testo di "Bckndseserre", com'è che dicono?
Troppo? Pur di evitare qualche tormentone post-decerebramento, ti stampo anche un testo di Nilla Pizzi, ti stampo.
- Ma certo, uomo piccolo. Però non ho capito la canzone che vuoi...
- Ma babbo, "Bocinzeussr". Uffa come si diceee?!?!
Va be', va be'. Ho capito, la faccio breve. Sarà che alle elementari l'inglese è solo una chimera. In pochi secondi il testo è stampato e consegnato.
Ecco.
Adesso in macchina c'ho questo tizio, nel sedile dietro, che grugnisce come un brontosauro una specie di idioma preistorico. Sostiene di cantare, lui.
Però, vuoi mettere che soddisfazione aver superato di slancio gli One Direction?

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