Guerriero con spada e arco n° 11 (classificazione di Lilliu, 1966) e Guerriero con spada e scudo n° 12 (classificazione di Lilliu, 1966).
Ambedue le sculture provengono da Monti Arcosu, Uta, sono alte 24 cm e sono conservate al museo di Cagliari. I due bronzetti sono identici nello stile, nel vestiario, nel supporto strappato e in parte immerso nella piombatura, per il tipo di veste a doppia tunica con frange. Presentano la stessa grande spada fogliata a nervature e lo stesso sistema di difesa con goliera e gambiere. L’elmo a due corna brevi rivolte in avanti ha due creste che armonizzano l’insieme e lo rendono più resistente. Occhi a mandorla, naso triangolare, capelli ben visibili e orecchie pronunciate sembrano eseguiti dalla stessa mano, e questo suggerisce la presenza di una bottega artigianale nella quale i maestri acquisivano le competenze necessarie per svolgere questa artistica mansione.
Fra i due personaggi vi sono anche delle differenze. Anzitutto il primo è un arciere con brassard in cuoio nell’avambraccio sinistro. La difesa è assicurata da una grande piastra rettangolare al petto legata con due striscie che passano sopra le spalle e tengono nel dorso un astuccio conico per le punte di freccia o per il grasso dell’arco. Nelle strisce si trova anche la faretra per le frecce. Il secondo guerriero ha uno scudo rotondo e nella mano che tiene la spada si nota un guanto striato che protegge la pelle nuda. Lo scudo è in cuoio e rinforzato da tre lamine circolari, e presenta l’umbone centrale in bronzo che costituiva un’arma da offesa. Sul retro dello scudo è fissato verticalmente un pugnale ad elsa gammata. Il pettorale presenta striature che Lilliu classifica come “pelle di muflone”, riconducendo alla letteratura antica che descriveva i sardi protetti da un’armatura in cuoio peloso.
Le immagini scultura n° 11 (arciere con spada) e n° 12 (guerriero con spada e scudo), sono tratte da Lilliu, 1966, Sculture della Sardegna Nuragica.