La trama (con parole mie): le vicende della famiglia Walker tornano sul piccolo schermo sconvolte da un incidente che ha turbato le vite di tutti, lasciando ferite che difficilmente potranno rimarginarsi. Kitty è chiusa nel suo dolore, Sarah cerca di reinventarsi professionalmente ora che la storia con Luc pare andare a gonfie vele, Justin sta per fare ritorno dal fronte mentre Kevin e Scotty si concentrano sul loro sogno di diventare finalmente padri.Il tutto mentre Nora torna a confrontarsi con l'idea di trovare un nuovo compagno che possa finalmente darle l'amore che ha inseguito per tutta la vita. Un'ultima stagione che cerca - senza successo - di tirare le fila di quelle che furono le storylines principali delle precedenti annate.
I serial "in famiglia", in un modo o nell'altro, hanno sempre - titolo più, titolo meno - esercitato un certo fascino, sul sottoscritto, complici i successi di meraviglie come I Soprano o Six feet under, titoli che hanno fatto la storia del piccolo schermo riuscendo - pur se in modo non proprio convenzionale - a convogliare le situazioni ed i sentimenti che viviamo tra le mura della nostra casa - da quando siamo figli a quando diventiamo genitori a nostra volta - portando lo spettatore ad un livello di coinvolgimento unico.Brothers&sisters, pur non assestandosi sugli standard di titoli come quelli appena citati, si era sempre difesa mantenendo quella giusta dose di "onestà" che permette una visione d'intrattenimento senza infamia e senza lode con qualche picco di emozione di tanto in tanto: paradossalmente, la stagione che poteva significare, oltre alla continuazione della programmazione, anche il vero e proprio salto di qualità, è coincisa con il peggior momento della serie, soprattutto in fase di script.Fin dal primo episodio, infatti, e dal fantomatico incidente che costerà la memoria a Holly e la vita a Robert, la sceneggiatura e le scelte legate ai personaggi appaiono quantomeno nebulose, poco giustificate e spesso talmente improvvise da apparire più come tentativi disperati di risollevare i dati di ascolto che non come vere e proprie decisioni legate all'evoluzione della storia: dall'incidente appena citato ai continui cambi di direzione presi per la vita e la professione di Kitty dopo la perdita del marito fino all'utilizzo praticamente nullo del figlio adottivo Evan - un vero e proprio peso morto per il personaggio interpretato dalla Flockhart -, passando per la sieropositività di Saul ed il tradimento di Scotty, per non parlare dei ritorno della vecchia fiamma di Nora Brody, tutto pare decisamente confusionario e privo di un vero senso.Un velo andrebbe calato anche sui due ritorni "part-time" di Tommy, passato dall'essere uno dei personaggi cardine della famiglia ad una sorta di macchietta - anche in questo caso completamente liberata dagli elementi dell'ex moglie e della figlia, che avrebbero certo fornito uno spessore maggiore - con poco o nulla a che spartire con quello che fu uno dei protagonisti delle prime - e migliori - annate di questa produzione.L'unica situazione che pare, al contrario, in linea con l'evoluzione naturale dei protagonisti è quella che vede Luc e Sarah percorrere la strada che li porterà al coronamento del loro sogno d'amore, quel matrimonio che chiuderà stagione e serie sfiorando, in qualche modo, le atmosfere da campeggio in famiglia che erano state i pezzi forti di questo titolo nei suoi momenti migliori: certo, davvero poca cosa per ventidue episodi che appaiono sempre tendenzialmente privi di una vera e propria direzione, ma che soddisferanno ugualmente i fan più legati alla saga dei Walker ed accompagneranno senza troppi patemi anche gli spettatori occasionali o divenuti tali - come il sottoscritto - ad un finale che, comunque, si adatta alla produzione e non risulta troppo traumatico o "aperto" anche in vista della fine della serie stessa.Effettivamente, mettendosi dalla parte degli autori così come del pubblico, meglio che Brothers&sisters chiuda i battenti ora, di fronte alle prime evidenti cadute di stile, piuttosto che trascinarsi sempre più stancamente per altre tre o quattro stagioni che avrebbero corso il rischio di scatenare inesorabili, robustissime bottigliate.MrFord
"We are family
I got all my sisters with me
We are family
get up ev'rybody and sing."
Sister Sledge - "We are family" -