Il signor Browne si diverte molto a giocare con la sartorialità: i tagli sono striminziti, corti, sembrano frutto di un lavaggio errato in lavatrice. Allo stesso tempo i dettagli sartoriali si trovano, ad esempio, nelle maniche delle giacche. Qui i bottoni possono essere slacciati: un simbolo di rifinitura a livelli più che industriali, almeno.
Dal 2001, anno di nascita, il brand ha visto un successo sempre crescente: nel 2006 Browne ha cominciato a disegnare le linee di Brooks Brothers Black Fleece, cioè di alta gamma, e due anni dopo Moncler Gamme Bleu, anche qui il segmento più elitario ed elegante della griffe. Collaborazioni che gli vengono particolarmente facili (diciamo che non si è sforzato): lo stile è molto simile a BB ed è lui a trovarsi a creare l'identità della Gamme Bleu, nata solo quell'anno. Inoltre con il brand francese condivideva finanche il tricolore iconico: blu-bianco-rosso.
A proposito: le sfilate che si inventa per questa marca sono spettacoli veri e propri, anche buffi!
Il suo stile è definibile perfettamente come "geek chic": anni '60 e Stati Uniti a iosa: camicie button down, fermacravatta (non pensavo ne fosse rimasta memoria!) e cravattini stretti.
Segno distintivo? L'onnipresente nastro in grosgrain, materiale portato nel menswear da Lanvin negli anni '20 e ancora oggi loro "firma", ma per Browne in blu-bianco-rosso.... so preppy!
Proprio su questo nastro-simbolo si gioca il "vedo-non vedo" di Browne: il logo non è una tappezzeria, anzi non si tratta nemmeno di un logo vero e proprio, non essendo una scritta o monogramma, ma risulta comunque onnipresente. Gli addetti ai lavori capiscono in fretta che si tratta di un "Thom". Così anche l'ultimo bottone della manica, lasciato volutamente aperto, da un lato simboleggia eleganza rilassata, dall'altro dice sommessamente: "Guarda, ho un capo sartoriale e per di più è anche griffato!". Da indossare con moderazione, meglio se sulla maglieria o camicie, in occasione casual. Comunque Browne ha trovato un ottimo metodo per crearsi un'identità modaiola, e si è saputo costruire uno stile sicuramente particolare, unico. Gli va riconosciuto.
Foto da:thedandyproject.comstreetfsn.comOki-ni.comVogue.it