Tre ore di interrogatorio - Emanuele Alfano nel corso dell'interrogatorio in carcere, durato tre ore, non nega di aver abusato dei parrocchiani. Ma non ci sta a essere l'unico a indossare la maschera del mostro di via Calda a Sestri. Punta il dito contro il suo parroco, che contrattacca: "Certo, conoscevo quel ragazzino perché l'avevo visto con Alfano e so che ci è andato due volte: con lui, non ho mai avuto alcun rapporto".
Una vittima: "Ho fatto sesso con l'ex seminarista e il parroco" - Dopo dieci giorni dallo scandalo, i due pedofili iniziano una delicata partita. Il castello di carta sta crollando, i "compagni di merende" ora si accusano a vicenda in un "gioco" al massacro. Le intercettazioni telefoniche, i racconti delle vittime, li incastrano. Soprattutto è la testimonianza di un ragazzo egiziano, ora diciottenne, a mettere in seria discussione le loro versioni. "Ho fatto sesso a pagamento sia con Emanuele Alfano, sia con don Riccardo Seppia. Quando è accaduto, ero minorenne. A tutti e due ho presentato anche un mio amico albanese".
Trasferito a Sanremo - Don Riccardo Seppia verrà trasferito dal carcere di Marassi a quello di Sanremo. E' arrivato il nulla osta al trasferimento del religioso, che nella casa circondariale di Genova è continuamente bersagliato dagli insulti e dalle minacce degli altri detenuti. Il religioso sarà rinchiuso in una sezione speciale del carcere dedicata a coloro che hanno commesso reati a sfondo sessuale.
Scritte contro i preti alla Consolazione - Nuove scritte contro don Seppia sono comparse anche sulla facciata della chiesa della Consolazione in via XX Settembre: "Preti pedofili al rogo". Frasi simili erano comparse sulla facciata della chiesa dell'ex parroco, e ieri, era stata scritta su uno striscione esposto dai tifosi genoani allo stadio Luigi Ferraris.
Bagnasco: "Preti pedofili, un'infame emergenza" - Intanto il presidente della Cei, cardinale Angelo Bagnasco, arcivescovo di Genova, in apertura della 63esima Assemblea Generale dell'Episcopato Italiano, ritorna sul tema degli abusi sessuali commessi da ecclesiastici ai danni di minorenni: "E' un'infame emergenza non ancora superata, che causa danni incalcolabili a giovani vite e alle loro famiglie cui non cessiamo di presentare il nostro dolore e la nostra incondizionata solidarietà. Sull'integrità dei nostri sacerdoti - afferma il cardinale - non possiamo transigere, costi quel che costi. Anche un solo caso sarebbe troppo".