Che titolo è? Sono impazzita? No. Lo so che è una frase che fa rabbrividire, ma purtroppo è stata pronunciata, anzi gridata, a Savona, presso la libreria Ubik, durante una manifestazione dei Forconi: Chiudete la libreria! Bruciate i libri!
Premesso che so perfettamente come sia l’atmosfera durante una manifestazione, sebbene i miei ricordi risalgano agli anni ‘70, è inammissibile tollerare uno slogan insensato come questo. Bruciare i libri provocatoriamente significa annullare la nostra conoscenza e coscienza umana, la nostra storia, le nostre radici, l’accrescimento culturale, personale, spirituale, politico, le testimonianze e la traccia della nostra cultura e libertà di espressione.
LIBERTA’ DI ESPRESSIONE. A tutto campo e possibile per tutti.
Quanto è accaduto è un fatto gravissimo che mi ha spinto a scriverne e commentare, sebbene il mio blog sia prettamente letterario con tutti gli annessi e connessi senza mai, volutamente, sconfinare nell’attualità.
Ma questo non è un semplice fatto di cronaca, è il seme di un’involuzione culturale che dobbiamo stroncare sul nascere. Mi auguro che non si cada ancora più in basso del baratro nel quale già stiamo sprofondando.
Anche voi scrivetene, diffondete, commentate, condividete!