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Brunel s'incorona da solo

Creato il 18 gennaio 2011 da Rightrugby

Brunel s'incorona da soloE' ufficiale, almeno dal lato del prestatore d'opera se non ancora da quello del datore di lavoro: Jacques Brunel direttore tecnico del Perpignan ha approfittato di un impegno pubblicitario del Perpignan a Barcellona coi campioni di calcio allenati da Guardiola, annunciando ai giocatori e poi ai giornalisti presenti che lascerà la squadra a fine stagione, confermando inoltre la sua nuova destinazione, la Nazionale Azzurra post Mondiale, al termine della gestione Mallett. Il tecnico s'è "giustificato" così coi conterranei giornalisti: "Ci ho riflettuto a lungo, ma era difficile lasciar passare una opportunità come questa. Guidare una équipe nazionale è sempre stato il mio sogno. Con la Francia (dal 2001 al 2007 quando coach era Laporte, ndr) non ero che un aiutante".
L'annuncio chiude dal punto di vista di Brunel una querelle partita con la sua risoluzione nota da tempo di voler lasciare Perpignan a fine anno; s'era parlato di contatti col Biarritz, poi a Novembre, rivelava a suo tempo Midi Olympique, nel corso di un blitz coi Federali italiani veniva trovato un accordo in linea di principio. L'annuncio di ieri dopo il rientro da Treviso, indica che il tecnico ha sistemato le cose lato datore di lavoro uscente (il contratto che lo legava alla squadra franco catalana si prolungava fino a 2012 inoltrato); lato "entrante", per salvare la forma - Mallett ha un contratto in corso con scadenza a ottobre - è stato ribadito che non ci sarebbe ancora nulla di scritto con la Fir, solo un gentleman's agreement per un quadriennale traguardato ai Mondiali di Londra 2015.
Vedremo come reagirà all'uscita di Barcellona la Federazione Italiana, quella che secondo alcuni commentatori starebbe gestendo la fine Mallett con piglio decisionista: ora che Brunel s'è nominato da solo - esattamente come Mallett s'era chiamato fuori per primo - si trova a decidere tra due opzioni, entrambe fastidiosamente reattive come al solito: o negare l'esistenza di ogni formalizzazione, derubricando tutto a mero pour parler come fatto sinora, trovandosi a dover reggere un imbarazzante segreto di Pulcinella fino a fine Mondiale; oppure far coming out impavido e spavaldo alla vigilia del Sei Nazioni, confermando la dichiarazione del francese. Una cosa è certa, se conosciamo i "nostri polli": con la scoperta delle carte a Barcellona, perde molto appeal la minaccia a coach attuale e soprattutto a giocatori di una nuova gestione o di un commissariamento in caso di Sei Nazioni negativo, dato che Brunel non è libero prima di maggio/giugno, secondo quel che riesce a combinare coi suoi nel Top14 e in Heineken Cup, il traguardo ambito quest'anno da tecnico e Società.
Jacquas Brunel è nato il 14 gennaio 1956 nel dipartimento del Gers nella regione del Midi-Pyrenèes (un tempo si diceva Guascogna) che ha Auch per capoluogo; ha giocato a Grenoble, Carcassonne e Auch stessa per dodici anni dal 1988 al 1995, prima di diventare allenatore del Colomiers per tre stagioni, poi del Pau e allenatore degli avanti della nazionale francese gestita da Laporte tra 2001 e 2007. A Perpignan dopo il Mondiale come direttore tecnico, ha portato il team a due finali e un titolo Top14 (2009) che mancava da decenni. E' un piccolo, tostissimo Capricorno Guascone poco loquace che prende questo sport maledettamente sul serio: sempre installato a bordo campo, mai sorridente; esperto di avanti ma con esperienza di trequarti. A guardare il suo Perpynià, la sua squadra è impostata su una prima linea devastante ma anche dinamica (Freshwater-Guirado-Mas), su un calciatore precisissimo in fondo (Porical) e trequarti guizzanti e potenti (Marty, Mermoz, Fritz, Candelon), senza "primedonne" alla Parra ma con la capacità all'occorrenza di gestire e inserire talenti come Dan Carter. Sulla carta, e carattere a parte, quanto serve per far sognare i tifosi, sempre che abbia a disposizione miniere di talenti quanti ne aveva laggiù.


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