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Brunetta: la risposta

Creato il 19 maggio 2011 da Nonzittitelarte

renato-brunetta18 maggio 2011 Risposta della segreteria particolare del Ministro Brunetta e ulteriore nostra replica

Questo documento è per informarvi che la segreteria particolare del Ministro Brunetta ha risposto quasi subito alla nostra lettera del 15 maggio 2011 (vedi documento da noi pubblicato), rimandandoci alla lettura dell’ articolo del Ministro pubblicata su Il Foglio il 6 aprile 2011 (vedi link http://www.patrimoniosos.it/rsol.php?op=getarticle&id=84138) per un approfondimento delle nostre richieste.

La lettera che segue è la  nostra ulteriore risposta, inviata mercoledì 18 maggio 2011.

Gent.ma Dott.ssa Profili,

La ringraziamo per la Sua tempestiva risposta e la Sua indicazione.

Conoscevamo l’articolo del Ministro Brunetta su Il Foglio. L’avevamo letto con molta attenzione e non avevamo purtroppo trovato le risposte alle naturali domande che nascono dalla nostra esperienza professionale, resa sempre più difficile proprio dall’aleatorietà della legislazione che ci riguarda. Avevamo tratto maggior soddisfazione dalla replica del neo-Ministro Galan il quale non usa, come formula risolutiva nei propri interventi pubblici, il dileggio della nostra categoria.

In effetti, la lettera che Vi abbiamo inviato pochi giorni fa è nata proprio dall’esasperazione di assistere ad una reiterata, gratuita, quasi automatica diffamazione della nostra professione e professionalità anche in occasione di interventi non specifici, e di veder trascurato l’iter delle norme che dovrebbero aiutare il nostro settore a ritornare produttivo e competitivo.
Vorremmo cogliere l’occasione per ricordare che la categoria dei cantanti  lirici solisti, tra le altre cose, ad oggi non conosce ancora per certo l’inquadramento normativo dei propri contratti di scrittura (ci si domanda se facciano parte della fattispecie di cui all’art 2222cc o piuttosto non siano regolati dall’art.61 del Dlg 276/2003), non gode del computo delle giornate di preparazione e di prova ai fini previdenziali, non conosce indennità di disoccupazione né alcuna assicurazione relativa alla sicurezza sul luogo di lavoro e si basa su una contrattazione collettiva ferma al lontano 1972.
Inoltre, in qualità di cantanti d’ opera non ci riteniamo in nessun modo responsabili per il malfunzionamento del meccanismo di gestione economica delle fondazioni liriche e dei teatri di tradizione, poichè la nostra figura professionale, oltre a godere di scarsissima forza contrattuale, è inserita solamente all’interno dell’ultimo livello di produzione e non ne costituisce sicuramente uno dei settori più dispendiosi.

In seguito a questi nostri confronti, vogliamo credere in una maggior cautela nelle future dichiarazioni del Ministro e nella Sua collaborazione con gli organismi deputati, per favorire le riforme necessarie a rendere il sistema dell’opera italiana sostenibile, produttivo e prodigo di vera ricchezza, intesa quest’ultima non solo in senso economico bensì comprensivo e foriero di occasioni di crescita culturale e di valorizzazione delle risorse artistiche nazionali.

Consapevole del fatto che ci accomuna lo stesso obbiettivo e lieta dell’opportunità avviata da questo primo scambio, l’Associazione Cantori Professionisti d’Italia, (di cui una presentazione in allegato), mette a disposizione le esperienze professionali delle centinaia di cantanti lirici italiani che rappresenta, per un incontro e un confronto con tutte le istituzioni che intendano intraprendere la strada di necessarie e serie riforme.

Nella speranza di un Vostro riscontro, Vi porgiamo i nostri distinti saluti.

Cantori Professionisti d’Italia

[email protected]

www.cantoriproitalia.it

 


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