TOPOLONIA, ITALIA - Causa sfattume di
capodanno ci eravamo fatti scappare la notizia della dipartita del grande Bruno Concina, la penna romantica della Disney. Scrittore e autore di diversi fumetti, lo ricordiamo principalmente per aver introdotto le cosiddette "
storie a bivi": se vent'anni fa eravate voraci lettori di
Topolino, sicuramente ricorderete quelle storie (spesso collegate ai viaggi nel tempo di Marlin e Zapotek) in cui al piccolo lettore era concessa la libertà di scegliere in che modo proseguire la storia (del tipo "se vuoi che Topolino sodomizzi Pippo vai a pag. 33"), in stile
librogame. Beh, queste storie erano senza dubbio le mie preferite (anche se ogni volta sceglievo sempre la strada che portava la storia ad una fine prematura), mi ha fatto rimanere male scoprirne l'autore proprio in occasione della sua morte. Che ci volete fare, c'est la mort.
Concina sosteneva anche l'elevato valore pedagogico delle "storie a bivi", tant'è che ne fece anche l'argomento della sua tesi di laurea in Pedagogia, intitolata "Una nuova proposta pedagogica: il fumetto a bivi".
Recentemente era entrato in contrasto con la Disney su questione legate al trattamento, non solo economico, dei lavoratori della rivista, lui in particolare, ricevendo la
solidarietà di diversi fumettisti e autori. La storia è lunga, se vi interessa trovate le due lettere qui.
A parte il fatto che mi piacerebbe che sulla mia lapide fosse scritto "Bruno Concina: uno sperimentatore positivo", confesso che amerei che qualcuno mi definisse la "Penna romantica della Disney"
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