Di Mirella Astarita. Il procuratore capo della Repubblica di Milano, Edmondo Bruti Liberati, si è autoassegnato il ruolo di capo del pool anticorruzione togliendo la delega ad Alfredo Robledo, riaccendendo, così, lo scontro tra i due pm, che da mesi infuocano il tribunale meneghino. Tra Robledo e Liberati è in corso un contenzioso davanti al Csm, il Consiglio superiore della magistratura, nato con la presentazione da parte di Robledo di una serie di esposti al Csm, nei quali denunciava irregolarità nell’assegnazione dei fascicoli di importanti inchieste, come i casi Sea, Ruby e SanRaffaele, da parte di Bruti Liberati.
Bruti Liberati, cui spetta l’assegnazione delle deleghe, ha provvisoriamente assegnato Robledo al pool esecuzione pene con un atto definito”debitamente motivato”. E “i procedimenti in corso, quelli di cui è assegnatario o coassegnatario, rimangono nelle mani di Robledo”.
I più informati descrivono Robledo come “sereno” e pronto a rispondere punto per punto con una serie di memorie al Csm. Non è la prima volta che Liberati si auto assegna ruoli, o competenze specifiche, già alcuni mesi fa si era autoassegnato il coordinamento di tutti i fascicoli che riguardano l’Expo, accentrando nella sua persona la coordinazione di un caso delicato e complesso, come quello degli appalti irregolari per l’esposizione universale.
Fino ad ora la revoca della delega a un procuratore aggiunto non si era mai verificata con tanta durezza e celerità. Prima che gli fosse sospesa la delega, Robledo era stato escluso, nelle scorse settimane, da alcuni interrogatori nel fascicolo con al centro la Piastra dell’Expo e contemporaneamente Liberati si era assegnato il coordinamento della tranche dell’inchiesta sul caso Mose, trasmessa da Venezia a Milano.
I cambiamenti di ruoli e le sospensioni avvenute nel Tribunale più in vista degli ultimi mesi, sono state motivate da Liberati, tramite circolare motivata ,dalla non esperienza di Robledo per fascicoli di esecuzione penale, e inoltre che prima di inserire un pm in quest’ufficio,di regola, lo si affianca per alcuni mesi ad altri magistrati. Nella stessa circolare Bruti informa che il procuratore aggiunto Nunzia Gatto passa dal ruolo di capo del pool esecuzione delle pene al posto del collega Nicola Cerrato al vertice del pool ambiente e salute. Robledo ricoprirà il posto vacante della Gatto.