Probabilmente non sarei mai venuta a Bruxelles se non ci fosse stata questa occasione.
Non è mai stata una di quelle città da inserire nella lista dei posti da vedere a causa di un pregiudizio del quale ora, seduta ad un tavolino di legno dell’Atelier 210, non riesco proprio a trovare motivazione.
E’ verde e gialla Bruxelles, come i prati e i parchi e come i tappeti di foglie che il vento d’autunno lascia cadere per terra, rendendo morbidi i passi.
Il freddo è di quelli sopportabili, di quelli che con un vestito leggero e un cappottino si può passeggiare tra i palazzi bassi con i mattoni a vista o fermarsi a chiacchierare nel giardino di un bistrot all’angolo della strada.
(continua..)