Bruxelles/2

Creato il 06 novembre 2010 da Elettra

Pain au chocolat e cappuccino, in sottofondo il rumore dei cucchiaini che battono sulle tazze e le chiacchiere silenziose delle persone intorno, fuori una pioggia sottile quasi impalpabile che copre come un velo i viali che stamattina tendono al grigio. Passeggiamo seguendo un po’ la mappa, un po’ deviando quando gli scorci si fanno quotidiani o i passi svelti delle persone verso la vita di tutti i giorni ci attirano.
L’architettura imponente delle chiese gotiche si affianca ai soliti palazzi non molto alti con mattoni a vista; negozi piccoli quasi sempre una porta e una vetrina, cioccolaterie e librerie segnano il perimetro della nostra passeggiata che si snoda fino alla Gran Place e al passage in stile parigino – come scrive Benjamin – con in fondo il bistrot piccolo e rumoroso dove ci fermiamo a mangiare.
Nel pomeriggio ci spostiamo al Micro Marche nel cuore dello splendido quartiere di Saint Catherine, vivo e brulicante di persone, osterie e storie già a quest’ora. Il Micro Marche è un centro che racchiude in sé atelier, ristorante, bar, una galleria, un giardino coperto. Un via vai di ragazzi, coppie giovani, bimbi, fricchettoni, l’atmosfera è rilassata e il tempo, lunghissimo, che trascorriamo qui tra allestimento, presentazione, concerto scorre veloce e leggero.
Ritorniamo a casa, il vento è gelido: le ragazzine in ballerine e calze leggere corrono a prendere le ultime metro, a gruppi di due o tre quasi mai accompagnate da altri ragazzi, ridono e fanno le smorfiose. Non hanno mai freddo.
(continua..)


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