Osservo, curioso, sbircio tra le persone così come nelle riviste di tendenza, sul web ma soprattutto per le strade, nei locali, nei luoghi di aggregazione più disparati, da quelli spartani a quelli “lucidi“, senza alcuna distinzione. Ed ultimamente, dove mi giro mi giro, non ho potuto fare a meno di osservare quanto usi e costumi maschili siano sempre più vicini a quelli femminili. Ovviamente la prima questione che mi rimbalza nella testa è: perchè? La seconda: dov’è finito l’Unisex? La terza, molto personale, è: come diavolo faccio a trovare un uomo se in giro ci sono quasi solamente maschi che sembrano più donne di me?!? ;)
Vezzi ed accortezze, accessori rubati alle mamme e pratiche tipicamente femminili copiate e fatte proprie hanno, a mio avviso, prosciugato il maschio moderno di quell’allure tipico di “U.O.M.O.” che aveva un tempo. Eserciti di moderni dandy senza alcuno stile proprio che passeggiano spensierati con “clutch”sottobraccio (nella versione maschile addirittura ribattezzate “mlutch“) come fossero segretarie alla riscossa, che si fermano per sistemarsi la piega del pantalone (troppo stretto) perché sia della stessa lunghezza dell’altra, nè troppo grande nè troppo piccola, che controllano allo specchio che dal gigantesco scollo a V della maglietta non si veda troppo la ricrescita dei peli. Aiuto!
Portatori poco sani di meggings con t-shirt talmente oversize da sembrare vestitini si alternano al maschio-con-il-cargo (che dà quel tocco di macho) con sopra la maglietta talmente corta che lascia quasi intravedere l’ombelico opportunamente ripassato da un’impeccabile ceretta (depilazione che si estende spesso a tutto il corpo, anche laggiù, lasciando il gioiello di famiglia completamente nudo intorno). Tutti, poi, hanno questo incredibile vizio di tuffarsi leggiadri nel profumo lasciando scie che nemmeno una Signora Prostituta ai tempi d’oro aveva la necessità di emanare. Stucchevoli. Si piacciono un sacco, mentre si scattano foto da soli cercando il profilo migliore, sistemandosi quel ciuffo che è uscito dalla messa in piega appena fatta. Belli miei, ripigliatevi!!!
E non sono solo gli hipster (dai quali ormai ci aspettiamo questo e altro), ma è la grande maggioranza ad essere così attenta alle mode, così iper-curata, così ego-maniaca dell’estetica, così fissata con cose alle quali fino a qualche anno fa non avrebbe mai pensato. Una massa omologata, un esercito di omini tutti uguali che solleticano l’ormone quanto un palo della luce. Perché, almeno su di me, questi soggetti non generano alcuna attrattiva, anzi, mi fanno venire voglia di scombinarli e prenderli (bonariamente) per il culo! C’è un filo sottile che separa la sana abitudine alla cura della persona e l’amore per la moda da questo trend, non proprio nuovissimo ma sicuramente molto più diffuso (anche tra i giovani e giovanissimi), di uomo sempre più donna…
Che sia colpa nostra, che li abbiamo istigati talmente tanto a “curarsi” che hanno finito per esagerare senza rendersene conto? Colpa della moda, che diffonde un messaggio sempre meno unisex e produce oggetti sempre più femminili anche per lui? Colpa di instagram e del dilagare dell’autoscatto-a-tutti-i-costi? O dei quintali di fashion blogger che non fanno altro che dare il cattivo esempio? Un minuto di silenzio e riflessione…
Io penso che tra il grezzo ed il lucido ci deve pur sempre essere una via di mezzo: la personalità. Di chi si piace senza esagerare, di chi ama vestirsi bene senza scadere nel fanatismo, di chi sa guardare la moda senza copiarla parola per parola, di chi ha inventiva e riesce a trovare il suo linguaggio estetico, di chi sa uscire in felpa e spettinato così come con il completo e la scarpa buona (non a punta, mi raccomando), di chi non ha una crisi di nervi se i calzini non sono intonati alle scarpe. Di chi, se proprio vuole dare sfogo al suo lato femminile, ha il coraggio di andare in giro con il kilt o con un bel corpetto pieno di piume ;)