di David Arboit, assessore alla Cultura – A Buccinasco la ‘ndrangheta ha perso quando con le operazioni Cerberus, Parco sud I e Parco Sud II le forze dell’ordine e la magistratura hanno colpito duramente le famiglie Barbaro e Papalia.
A Buccinasco la ‘ndrangheta ha perso quando la villetta di via Rosselli confiscata alla ‘ndrangheta è stata assegnata dal Comune alla Croce Rossa.
A Buccinasco la ‘ndrangheta ha perso quando la villetta di via Odessa confiscata alla ‘ndrangheta è stata destinata dal Comune all’associazione Dimora per realizzare un nido.
A Buccinasco la ‘ndrangheta ha perso quando la pizzeria di via Bramante confiscata alla ‘ndrangheta è stata destinata dal Comune a Centro culturale.
A Buccinasco la ‘ndrangheta ha perso quando quest’estate la casa di via Nearco confiscata alla ‘ndrangheta è stata ripulita dai ragazzi di Libera.
A Buccinasco la ‘ndrangheta ha perso ogni volta che il Comune ha destinato un bene confiscato alla ‘ndrangheta ad uso sociale per l’utilità dei cittadini.
A Buccinasco la ‘ndrangheta ha perso quando il Consiglio comunale ha approvato il regolamento del Piano anticorruzione.
A Buccinasco la ‘ndrangheta ha perso quando la struttura organizzativa del Comune è stata modificata secondo i criteri del Piano anticorruzione.
A Buccinasco la ‘ndrangheta perde quando ogni anno l’Amministrazione comunale dà vita all’iniziativa culturale “Buccinasco contro le mafie” coinvolgendo tutti i cittadini e le scuole.
A Buccinasco la ‘ndrangheta perde ogni volta che l’Amministrazione comunale risponde ai bisogni dei cittadini rispettando scrupolosamente i principi di legalità e trasparenza.
A Buccinasco la ‘ndrangheta perde ogni volta che ciascun cittadino si comporta onestamente e agisce seguendo i principi della legalità e della trasparenza Tante le battaglie vinte, ma la guerra alla ‘ndrangheta continua, non è finita!
Lo ha detto il sindaco Maiorano in Consiglio comunale: “Troppo seria e importante per tutti la battaglia da condurre contro le mafie per poter pensare di vincerla da soli. Ciascuno metta la sua parte e insieme riusciremo a estirpare la mala pianta”. Il compito è chiaro: “Insieme riusciremo”. C’è un impegno preso di fronte alla cittadinanza, la questione è aperta, c’è un richiamo a cui tutti devono rispondere, con serietà.
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