Se poi queste risultano pure Italiane e un certo bieco pseudo-patriottismo entra in scena, capirete che la situazione s'incasina ancora di più
Perché, quando sai che ti trovi di fronte ad un lavoro tanto ambizioso da potersi confrontare con il professionismo (magari appartenente ad un settore / genere che in Italia è bistrattato o peggio sconosciuto) come cavolo fai ad essere seriamente oggettivo ? (posto che tu lo sia mai stato davvero, ma questo è un altro discorso)
Che poi io da Ilaria Giachi (al centro) mi farei sbranare tantissimo, ma anche questo è un altro discorso
Insomma, il web è pieno di commenti strappalacrime che esordiscono quasi sempre con:
- "Complimenti è bellissimo! Se poi si considera che è stato fatto senza montagne di sghei dietro è davvero un capolavoro assoluto!"
- "Vi dovrebbe finanziare IL PAPA"
- "Cacca & Banane"
A metà tra lo Shojo e il Seinen, White possiede un suo fascino squisitamente nipponico
- Ho iniziato a vederlo perché si, ero incuriosito dal fatto in casa, e dall'italianità dell'opera
- Già dal secondo episodio, mentre lo guardavo, mi ero completamente scordato di trovarmi di fronte ad un Anime a budget zero, e non in senso figurato, me ne ero dimenticato proprio
Casi simili si sono visti anche con Lost in Google dei Jackall, Freaks! e, per chi bazzica sul web da un po' di tempo, il travagliato e bellissimo Metal Gear Solid: Philantrophy (che leggo ora si prepara ad annunciare finalmente i successivi episodi ! Yeee)
Da Philanthrophy confesso che non mi aspettavo molto visto il difficile soggetto trattato,
ma guardandolo non ho potuto fare a meno di esclamare "Ok, questo è Metal Gear"
Budget ∞
Lost in Google rappresenta
uno degli esperimenti più
avenieristici di sempre
Il bello è che oramai sono proprio Cinema e Televisione che, pur con tutti i loro soldi, si trovano a dover rincorrere: risultano una bestia in agonia, fatta di format e retorica priva della benché minima originalità che sopravvive cincischiando tramite un livello narrativo/tecnico a dir poco imbarazzante
Il Futuro
Io di mio spero che l'industria riscopra un certo coraggio di osare, magari assumendo tanti di questi ragazzi creativi che senza finanziamenti milionari hanno generato opere ricchissime, ragionando con una prospettiva seria, priva di quell'animo snob, trash e intrinseco nepotismo che l'industria la stanno inesorabilmente uccidendoMa in fin dei conti l'Italia (o meglio una certa Italia) è pur sempre quella del Chiagni e Fotti, quindi la lungimiranza è un optional