Consiglio comunale di fuoco quello che si è tenuto mercoledì sera a Cinisi. E´ ufficiale ormai la spaccatura tra il presidente del consiglio Antonino Vitale e il sindaco Salvatore Palazzolo.
Di Davide Serughetti
Un consiglio comunale a dir poco focoso quello che si è tenuto mercoledì sera presso l’aula consiliare Peppino Impastato. Non si vedevano di queste sedute da almeno due anni, cioè da quando la carica di presidente del consiglio comunale la ricopriva il dott. Salvatore Abbate.
Passano dunque due anni ma la minestra sembra nuovamente la stessa: si è venuto a verificare quello che è accaduto durante la scorsa sindacatura e cioè che la maggioranza consiliare guidata dal sindaco Avv. Salvatore Palazzolo non si sente più rappresentata dal presidente dell’assise civica, Antonino Vitale.
Già da tempo si vociferavano di questi mal di pancia all’interno della maggioranza, ma ieri se ne è avuta conferma ufficiale, poichè è stato dichiarato dal capogruppo del Movimento per Cinisi, dott. Salvatore Cucinella, il quale ha invitato pubblicamente Vitale a dimettersi dalla carica in quanto non più riconosciuto dal gruppo.
Un consiglio comunale dove la polemica e le urla la fanno da padrone, neanche il tempo di iniziare l’ordine del giorno: la maggioranza fa notare una dimenticanza del presidente del consiglio il quale ha inserito una delibera consiliare dopo le interrogazioni, mentre il regolamento del comune di Cinisi dice chiaramente che prima vengono le delibere e tutti gli atti amministrativi e poi le interrogazioni; i consiglieri del sindaco tra mille strilla e sbattiti di tavolo chiedono di anticipare l’approvazione del piano sperimantale per la gestione dei rifiuti da ultimo punto all’ordine del giorno a primo. La delibera viene votata all’unanimità.
Si passa al secondo punto all’ordine del giorno che riguardava l’illuminazione pubblica della Via del Mare, e si ricomincia: urla, parolacce e quant’altro. Insomma per più di una volta Vitale perde il controllo dell’aula. Interessante l’intervento di Ippolito Di Maggio che non condivide l’atteggiamento arrogante dei suoi colleghi consiglieri.
Rabbia e sconcerto anche tra i consiglieri di opposizione che ad un certo punto decidono di abbandonare l’aula visto il continuo parapiglia all’interno della maggioranza. Seduta sospesa e rinviata a data da destinarsi.
Scene divertenti da uditore ma a dir poco vomitevoli da cittadino. Attendiamo risvolti.