Bug di Miguel Angel Martin ha avuto una lunga gestazione prima di ottenere la sua
Gli episodi di Bug raccontano in poche pagine il micro-mondo di insetti e animali che gli esseri umani non riescono a vedere ad occhi nudi, bestioline da cui la maggior parte di noi è terrorizzato o quanto meno orripilato. Martin li rende umani, li antropomorfizza al fine di renderceli simpatici, affini a noi nella quotidiana lotta per la sopravvivenza. Solo che la posta in palio per essi è quanto meno più elevata della nostra: la sopravvivenza della loro specie.
In Bug vengono trattate con maggiore leggerezza alcune delle tematiche che Martin ha meglio approfondito nelle sue opere più conosciute e impegnate, quali lo stesso Brian the Brain: la diversità, l’alienazione, come anche la sessualità, trattata nel suo aspetto più grottesco e meno piacevole. E poi immancabile i riferimenti alla crudeltà umana, rivolta soprattutto all’aberrazione dell’industria farmaceutica e delle modificazioni genetiche, vero spauracchio
Oltre alla profondità delle tematiche trattate, Martin in quest’opera recupera quella che potremmo vedere come natura primigenia del fumetto: raccontare, narrare, solo tramite i disegni e la loro sequenzialità, senza dialoghi, senza didascalie o ballon. Infatti, se un fumetto può o meno contenere testi, non può assolutamente essere privo di disegni, pena essere altro (romanzo, racconto, audiovisivo multimediale). Martin lascia a questi esserini il loro aspetto più animalesco, togliendogli la più peculiare tra le caratteristiche umane: la parola.
Questo è sicuramente uno dei pregi dell’opera: Martin si dimostra una volta di più fumettista di razza, riuscendo a rendere il tutto leggibile e assolutamente comprensibile ai lettori, che anzi troverebbero superflue parole. Anche le poche vignette in cui compaiono degli essere umani li ritraggono spaventati alla vista di queste bestie, e per quest senza parole, certificando di fatto la mancanza di frasi intellegibili. Tutto è affidato ad onomatopee e versi, il vero modo di esprimersi dei Bug.
Se l’effetto finale è di una leggibilità assoluta, il merito è da condividere col tratto pulito e raffinato dello spagnolo, che anche quando tratteggia le immagini più grottesche e spiacevoli, lo fa con il gusto della leggerezza e della chiarezza che rende questo Bug un fumetto adatto anche ai più piccoli.
Un plauso infine alla bella edizione tascabile pensata dalla NPE, un brossurato a filo con una carta ruvida e porosa utilizzata per la copertina che ha permesso una stampa a rilievo del titolo e del nome dell’autore. Anche la carta utilizzata per gli interni è molto curata, a dimostrare quanto l’editore creda in questo libro e nell’autore che l’ha prodotto.
Abbiamo parlato di:
Bug
Miguel Angel Martin
Nicola Pesce Editore – 2012
96 pagine, brossurato, bianco e nero – 9,90€
ISBN 9788897141280
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