Buio in sala "cloverfield"

 
Due righe di trama: un gruppo di amici si prepara a festeggiare la partenza di uno di loro per Tokio.
Durante la serata però un enorme boato squarcia il cielo. New York è sotto attacco di un mostro non si sa bene arrivato da dove ma gigantesco e feroce. I ragazzi cercheranno di salvarsi in ogni modo, senza mai però mollare, per la gioia del nostro stomaco, la telecamera a mano che diventerà così il mezzo per documentare l'intero incubo.
Cosa ne penso io: allora, ne ho parlato talmente male nei miei commenti in giro per i blog di cinema, anche scontrandomi con blogger più esperti,  che dovevo spiegarvi perchè ne ho parlato così male.Il film non c'è. O per lo meno, c'è soltanto un imbecille che non molla mai, neanche quando finisce in bocca al Gozzillone (ebbene si!) la telecamera, e c'è una telecamera che rimbalza per c85 minuti provocando nause a non finire e raccontandoci la fuga di un gruppetto di personaggi assolutamente irritanti.Esilarante quando non dovrebbe, la "principessa in pericolo" di turno giace a terra letteralmente impalata da un tubo del palazzo crollato, quando l'eroe arriva a salvarla ed estrae il tutto la pulzella lancia un leggero gridolino, si alza e come se nulla fosse inizia a correre, e privo di qualsiasi logica, che fa sto mostro?da dove arriva?perchè tutti scappano e stì imbecilli tornano indietro per salvare una sciacquetta qualsiasi?? alla fine ammorba quasi di più dei filmetti delle vacanze in Messico della zia.Anche qui però, come in "Paranormal Activity" bisogna fare un complimentone ai geniacci del marketing.Massiccia promozione su internet e la tecnica del real fiction pompata al suo meglio, il film inizia con la scritta "proprietà del Governo USA" hanno fatto del filmaccio un campione di incassi.Con annesso e prospettato sequel...chissà che si inventeranno.
La scena cult: boh??Forse la fine.Quando finalmente bombardano liberandoci oltre che del mostro e della sua progenie anche, presumiamo, della principessa e del suo degno eroe.
Ed anche per oggi sono a "Buio in sala" di Nati per delinquere.