La Corte di appello di Bujumbura ha respinto la domanda di libertà provvisoria a favore di Pierre Claver Mbonimpa, il noto difensore dei diritti umani arrestato lo scorso maggio con l’accusa di attentato alla sicurezza interna ed esterna dello Stato.
Famigliari e attivisti hanno già denunciato un “accanimento giudiziario” nei confronti del 66enne, le cui condizioni di salute sono “sempre più preoccupanti”, in particolare a causa del diabete.
Il presidente dell’Associazione per la protezione dei diritti umani e delle persone detenute (Aprodh) dovrà quindi aspettare l’apertura del suo processo – la cui data non è stata stabilita – nel carcere centrale di Bujumbura.
Il suo collega Balthazar Fengure sospetta di una “interferenza politica”.
Mbonimpa, soprannominato il ‘Mandela burundese’ è stato fermato il 15 maggio all’aeroporto di Bujumbura poco prima della sua partenza per una missione a Nairobi.
Al presidente dell’Aprodh, noto per le sue prese di posizione critiche nei confronti del governo, è stato presentato un mandato di cattura spiccato dalla procura della capitale, ma senza alcun dettaglio sulle motivazioni alla base del provvedimento.
a cura di Marianna Micheluzzi (Ukundimana)