Come fanno i bulli ad essere competenti dal punto di vista morale e insieme opprimere le loro vittime? Secondo alcuni ricercatori [Gini et al. 2011] si deve al fatto che il comportamento morale si compone di due aspetti: una capacità di giudicare le azioni permesse (competenza morale) e una capacità di condividere la condizione emotiva altrui (compassione morale).La prima è la capacità di conoscere le azioni che la personalità dell'altro o la situazione ti consentono, di individuare le relazioni di dominanza all'interno del gruppo, la seconda è la capacità di immedesimazione con l'altro che permette di vivere quasi in prima persona i sentimenti altrui e le conseguenze delle azioni proprie o degli altri.Lo studio ha coinvolto 719 ragazzi tra i 9 e i 13 anni, classificati in bulli, vittime e difensori.Risulta che rispetto alle vittime, sia i bulli che i difensori hanno una maggiore competenza morale, la capacità di comprendere le azioni permesse dalla situazione integrando diverse fonti di informazioni (permissività di un'azione, valutazione del rapporto di forza), mentre le vittime si concentrerebbero solo sulle informazioni esplicite.D'altra parte i bulli presentano una enorme carenza per quanto riguarda la compassione morale, rispetto alle vittime e ai difensori.Il bullismo non sembra dunque essere la conseguenza di una carenza di competenza morale (distinzione tra bene e male) quanto una quasi assoluta mancanza di compassione morale (incapacità di provare i sentimenti altrui).
Prefigurazione:
- neutrale: nel barattolo c'è lo zucchero, mettere lo zucchero nella limonata la renderà buona;
- negativa: nel barattolo c'è una sostanza tossica, mettere la sostanza nella limonata farà star male chi la beve;
- neutrale:sul barattolo c'è scritto ZUCCHERO così Alice pensa che va bene usarlo;
- negativa: sul barattolo c'è scritto TOSSICO così Alice pensa che è pericoloso usarlo;
- neutrale: Alice passa il barattolo a Paola che beve la limonata e dice che è buona;
- negativo: Alice passa il barattolo a Paola che beve la limonata e si sente male.
Gli scenari possibili sono 4:
- Alice pensa che nel barattolo c'è una sostanza tossica. C'è una sostanza tossica e Paola si sente male;
- Alice pensa che nel barattolo c'è una sostanza tossica. C'è lo zucchero e Paola è contenta;
- Alice pensa che nel barattolo c'è lo zucchero. C'è una sostanza tossica e Paola si sente male;
- Alice pensa che nel barattolo c'è lo zucchero. C'è lo zucchero e Paola è contenta.
A seconda degli scenari i ragazzi dovevano giudicare l'azione di Alice di dare il barattolo a Paola in una scala da molto male a molto bene.

Giudizio morale nel caso di tentato danno (credenza negativa, risultato neutrale): le vittime danno un giudizio diverso da bulli e difensori. In questo caso, l'informazione è che non c'è stato danno per Paola, anche se Alice credeva che nel barattolo vi fosse una sostanza tossica. Le vittime utilizzano preferibilmente l'informazione del risultato finale e perciò giudicano più positivamente lo scenario
Disimpegno morale: difensori e vittime sono entrambi significativi rispetto ai bulli, che sono quelli con il maggior disimpegno morale.
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Gianluca Gini, Tiziana Pozzoli, Marc Hauser, Bullies have enhanced moral competence to judge relative to victims, but lack moral compassion, Personality and Individual Differences, Volume 50, Issue 5, April 2011, Pages 603-608, ISSN 0191-8869, 10.1016/j.paid.2010.12.002imagecreditpsicologiagiuridica.net
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