Sarebbe stato interessante sapere come sono riusciti a raccogliere i dati, il tipo di campione utilizzato, le variabili osservate e via dicendo... ma è pretendere troppo da una notizia data da un giornalista che magari non è neanche un minimo esperto dell'argomento di cui scrive un pezzo... forse sarei dovuta andare al convegno per soddisfare la mia curiosità.
Comunque, le ricerche vengono fatte per avvalorare o meno delle ipotesi che un ricercatore si pone, e anche per formulare nuove idee, proposte... insomma per favorire un proseguire, un approfondimento. Avendo personalmente un pensiero simmetrico, mi è subito balenata in mente la domanda: ma invece i bulli-carnefici che prospettiva di vita hanno?
Per come è stata riportata dal giornalista, il motivo della prospettiva di vita inferiore per le vittime di bullismo sono malattie a cui vanno incontro queste persone, come l'obesità, l'asma, malattie cardiovascolari, tumori. Questo a causa dei traumi subiti. Ma il bullo ha traumi? Domanda retorica.
Questa ricerca vale anche per loro?
Non è ovviamente mia intenzione sminuire la ricerca o i sentimenti e le emozioni che un bambino vittima di bullismo prova. Ma a volte ci dimentichiamo che stiamo parlando di bambini e che anche il bullo lo è, e come tutti i bambini, essi imitano gli adulti e con i loro comportamenti danno dei messaggi che non vanno ignorati.
Tanto si sta facendo per il bullismo, soprattutto nelle scuole medie e nelle superiori. Ancora troppo poco alle elementari e alle materne, quando lavorare sulla prevenzione è spesso vitale.
Riflettevo poi su quanto si aiutano i genitori dei bambini che fanno i bulli e se loro hanno voglia di farsi aiutare.