BUNDESLIGA - Mancano ancora tre stagioni alla scadenza del contratto dei diritti televisivi, ma in Bundesliga già si discute di come ripartirli a partire dal 2017. Organizzazione tedesca, nulla da eccepire: si programma tutto per tempo e nulla viene lasciato al caso. Ad alzare la voce, per conto dei grandi club tedeschi, è stato il presidente del Borussia Dortmund, Hans-Joachim Watzke, che ha reclamato una distribuzione dei proventi tv che tenga conto anche del numero di tifosi di ogni singola squadra. Una norma, quella richiesta dal massimo dirigente giallonero, che agevolerebbe Borussia Dortmund, Schalke, Borussia M’Gladbach, Amburgo e Colonia (ovvero quei club con un consistente seguito di fans e di grande tradizione) e che penalizzerebbe, invece, Hoffenheim, Wolfsburg e Bayer Leverksuen. Ma stabilire quanto un club sia seguito o meno non è affatto semplice, ed è in base a questa semplice deduzione che le squadre “piccole” reputano non applicabile la proposta di Watzke.
DIRITTI TV - Attualmente, i diritti televisivi – che ammontano a 628 milioni (450 da parte di Sky Deutschland) – vengono ripartiti solamente con un unico criterio, che tiene conto dei piazzamenti dei club’s nelle ultime cinque stagioni. Un unico parametro che viene contestato dai grandi club anche in base ai dati auditel delle partite trasmesse da Sky: nell’ultimo turno, le partite che vedevano coinvolte Borussia Dortmund, Bayern e Schalke hanno superato abbondantemente i 100.000 spettatori, mentre il Bayer Leverkusen è stato seguito da meno di 10.000 utenti. Un altro dato che le big vorrebbero fosse considerato per determinare l’effettivo “seguito” di una società, riguarda i tifosi presenti in trasferta: Wolfsburg e Bayer, ad esempio, hanno avuto un seguito di poco più di mille tifosi durante l’ultima partita lontano dalle mure amiche, mentre il Borussia Dortmund ha potuto contare sul tifo di oltre 20.000 supporter’s nella recente trasferta di Berlino. Secondo quanto previsto dalla proposta di Watzke, inoltre, anche le squadre di Zweita Liga verrebbero coinvolte nella “speciale” classifica dei club’s più seguiti, un criterio che – qualora venisse traslato all’attualità – garantirebbe ad alcune squadre di seconda divisione (Norimberga su tutte) un introito economico maggiore rispetto ad alcuni club di Bundesliga come l’Hoffenheim.
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