BUNDESLIGA POSTICIPI VENTITREESIMA GIORNATA
HOFFENHEIM – WOLFSBURG 6-2- Doveva essere una giornata chiave, in senso positivo, per il futuro dei lupi. Le sconfitte patite da Bayer e Schalke, e il mezzo passo falso del Gladbach a Braunschweig, mettevano gli uomini di Hecking in una condizione di forza: battendo l’Hoffenheim, il quarto posto sarebbe diventato realtà. Battere il TSG, in serie positiva da cinque turni, non era impresa semplice. E il campo l’ha confermato. La squadra di proprietà Volkswagen se ne torna a casa con una sconfitta cocente, nelle dimensioni e per quanto visto sul rettangolo verde. I padroni di casa la sbloccano al quarto minuto con Firmino, ma vengono raggiunti nove minuti più tardi dall’olandese Bas Dost, a segno per la quarta volta nelle ultime cinque partite fra campionato e coppa nazionale. L’Hoffe si fa preferire. E nell’arco di sei minuti, fra il trentasettesimo e il quarantatreesimo, la squadra di casa chiude i conti grazie al gol di Süle (incornata di testa da calcio di punizione eseguito da Salihovic) e alla doppietta di Modeste, lesto ad approfittare degli errori commessi dalla disattenta linea difensiva ospite. Si va al riposo sul punteggio di 4-1 per l’Hoffenheim. Il Wolfsburg, al settantasettesimo, accorcia le distanze con Perisic, che insacca in estirada. Dopo solo quattro minuti, gli sparuti sogni di rimonta del Wolfsburg vengono riposti in un cassetto: Trasch commette un brutto fallo ai danni di Volland all’interno dell’area di rigore, e viene espulso dal direttore di gara. Dal dischetto si presenta Salihovic, che batte Benaglio e mette in ghiaccio la vittoria. Nel finale. Schipplock mette a segno il gol del definitivo 6-2.
EINTRACHT FRANCOFORTE – STOCCARDA 2-1 – Vittoria di fondamentale importanza per l’Eintracht, che vince lo scontro diretto contro lo Stoccarda e si porta a +6 della zona-retrocessione. Prosegue la crisi nera dello Stoccarda, giunto all’ottava sconfitta consecutiva in Bundesliga e con Schneider a fortissimo rischio esonero (ipotesi non esclusa dal direttore sportivo biancorosso, Bobic). L’Eintracht parte meglio e costringe Ullreich ad un paio di interventi non semplici. Ma è lo Stoccarda, al trentesimo, a sbloccare il punteggio con Harnik, che chiude nel migliore dei modi una ripartenza in campo aperto. Lo Stoccarda ci crede. Passano solo tre minuti, Cacau calcia da posizione decisamente invitante, ma Trapp effettua un intervento provvidenziale e devia la sfera in corner. Nella ripresa, i locali prendono in mano le fila del gioco. Al sessantesimo, Ullreich è miracoloso su Rosenthal, dieci minuti dopo, invece, l’arbitro decreta un penalty per i locali, ma poi – su segnalazione dell’assistente – torna sui suoi passi e non concede il rigore. Quattro giri di lancette e lo Stoccarda sciupa un’incredibile palla-match con Maxim, che calcia malamente alto sopra la traversa a porta praticamente sguarnita. Scampato il pericolo, l’Eintracht trova il pareggio con Rosenthal, servito da un colpo di testa di Russ susseguente ad un rinvio di Ullreich; nell’occasione, la linea difensiva degli svevi è, a dir poco, dilettantesca. Il gol che decide la partita, al minuto ottantotto, lo mette a segno Meier, che finalizza al meglio un ottimo spunto personale sulla destra di Flum e fa esplodere di gioia la CommerzBank Arena.