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Buon 2014! Auguri in Musica al Teatro La Fenice

Creato il 01 gennaio 2014 da Dietrolequinte @DlqMagazine
Silvia Medeossi 1 gennaio 2014 ascoltare, eventi, musica, primo piano Nessun commento

È Diego Matheuz il protagonista del Concerto di Capodanno per antonomasia, ossia quello che adorna come consuetudine La Fenice in occasione delle feste natalizie, quest’anno impreziosita dalla personalità a tutto tondo di questo giovane talento venezuelano. Ventinove anni compiuti ed un titolo di direttore principale della Fondazione Teatro La Fenice oltre che direttore ospite principale dell’Orchestra Mozart e della Melbourne Symphony Orchestra, sono solo una garanzia di tutto rispetto allo spettacolo che ci si trova davanti. Ai neofiti è concesso pensare che lo spartito di una stessa sinfonia, di una stessa ouverture lasci poco spazio alla personalità ed all’interpretazione di un abile maestro ma è fugace chiusura che si abbandona presto ad un ascolto di tutti i sensi. Ingabbiata mio malgrado in qualche migliaio di battute, rendo la scena trasportandovi dentro alla Sinfonia n. 7 in la maggiore op. 92 di Beethoven, che intrattiene la platea per una mezzora circa facendo ben presto notare ai più che la delicatezza di Matheuz, emerge anche per contrasto dalla sua abilità nel sottolineare i lievi così come gli incisi, trasmettendo dense sfumature agli interpreti e di rimando al pubblico stesso.

Buon 2014! Auguri in Musica al Teatro La Fenice

Un concerto all’insegna del classicismo e del romanticismo in musica, specie quando fa rima con il valzer brillante tratto dalla colonna sonora de Il Gattopardo di Visconti o con l’intermezzo della Cavalleria rusticana, inondando la platea dell’appagante sensazione di un fare l’amore con la musica. Tocca poi ai solisti rincarare la dose tanto con Una furtiva lagrima, da L’elisir d’amore di Donizetti, quanto con la più conosciuta Casta diva del Bellini interpretata dalla soprano Carmen Giannattasio. La solista sembra assecondare il bravo Matheuz quanto a delicatezza nei cambi di registro, ben calandosi nella Norma e nel suo emozionante canto alla luna. Con mia grande sorpresa ho poi la possibilità di apprezzare una ugola da black music in un contesto lirico rimanendo piacevolmente colpita dal tenore Lawrence Brownlee, a cui, in tono tutt’altro che ironico, andrebbero anche i complimenti per una pronuncia italiana anche più curata di alcuni solisti dello stivale. Un orecchio allenato ha di certo apprezzato anche le chiusure a pieno fiato, che non levano spazio alle emozioni fin qui trasmesse.

Buon 2014! Auguri in Musica al Teatro La Fenice

Da Verdiana convinta non posso poi negare di essermi emozionata nei più classici rituali quali Amami, Alfredo e Libiam ne’ lieti calici, che ho sempre ritenuto essere gli spartiacque della professionalità. Empatici tanto la soprano quanto il tenore ma anche lo stesso Matheuz, che non si esenta dal riprendere con il labbiale la partitura dei solisti, né dal risparmiare emozioni con un magistrale Nabucco complice il Coro del Teatro La Fenice, ripagato con un bacio a fine esibizione. Fa quasi male riflettere come su quel Va’ pensiero sull’ali dorate sia emersa in toccante emozione tanta attualità di questa nostra cara patria, ma, se poi si conta un inconveniente con la mise della protagonista, la simpatia con cui si è riusciti a superarne l’imbarazzo, un maestro d’orchestra che saltella sul posto con le sue sgargianti scarpe in vernice quasi a cercare di cavalcare quella avvincente musica, un pubblico che lascia da parte il galateo ed anticipa di qualche secondo gli applausi, direi che non mi sono fatta mancare proprio niente, se non una stretta di mano a ciascuno degli interpreti per aver trovato davvero il più emozionante artificio per “farmi sentire” gli auguri per un nuovo anno. Gli stessi che scrivo di cuore anche a voi.

In copertina: Concerto di Capodanno 2012 – Direttore Diego Matheuz – Foto di Michele Crosera

Buon 2014! Auguri in Musica al Teatro La Fenice


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