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Era il fatidico 2000. La porta del nuovo millenio! Non abitavo più a Milano da parecchio tempo. Ci tornavo però, come ci torno tuttora, almeno un giorno o due a settimana (per un milanese è quasi impossibile staccarsi dalla propria città, come penso sia per chiunque si allontani dalle proprie origini). Da poco era stata riqualificata piazza Cadorna, snodo cruciale del centro milanese, per mano della straordinaria Gae Aulenti.
Fu lei che volle fortemente collocare quella scultura intitolata "Ago, filo e nodo" di Claes Oldenburg, genio americano dell'arte Pop, inaugurata nel febbraio di quell'anno.
La prima volta che la vidi rimasi decisamente colpito! Avevo già visto altre sue creazioni in giro per il mondo ma trovarmela lì nel cuore della mia Milano fu assolutamente un emozione! Era, anzi è, enorme e monumentale ma allo stesso tempo leggera, scanzonata. Divertente!
Non fu subito capita ed accettata. Come spesso avviene per i fatti del contemporaneo... Oggi, come allora, quella piazza è per me una delle più "fresche" di Milano e tutti i milanesi ora, a distanza di oltre 15 anni, di quella scultura, non saprebbero più "farne a meno".
L'opera è un dichiarato omaggio alla laboriosità milanese e, soprattutto, al mondo della moda, che nel capoluogo lombardo trova uno dei principali centri mondiali.
Ma non solo. Collocata di fronte alla Stazione delle Ferrovie Nord, ipotetica porta d'accesso alla città, e a ridosso della fermata Cardorna della metropolitana, conserva in sè l'idea di un treno che entra in una galleria sotterranea.
La scultura, divisa in due parti ricongiunte idealmente due angoli della piazza attraversando il sottosuolo proprio come i treni sotteranei che collegano gli angoli opposti della città da una parte all'altra.
I colori usati allora dall'artista per il "filo" erano il rosso, il verde ed il giallo, gli stessi colori identificativi delle tre linee milanesi dei tempi (oggi son diventate 5).
Oggi 28 gennaio, nel 1929 nasceva il grande Claes Oldenburg...e allora, buon compleanno Maestro. E grazie!