C’è un posto nel cuore in cui le emozioni, gli affetti, i dolci pensieri, le speranze,
diventano dolce memoria quando si pensa al Natale.
Rammento per esempio con un sorriso i Natali di qualche anno fa, quando mia figlia era piccola
e ci riunivamo con la famiglia delle mie due sorelle, una convinta induista, l’altra convinta neocatecumena (ed io, tra di loro , la più…”normale”
)Così, mentre mia figlia aspettava Babbo Natale, gli altri nipotini, rigorosamente vegetariani, cantavano a Buddha, Sai Baba o qualche altr0 avatar orientale,
e gli altri ancora attendevano i doni portati dal Bambino Gesù. Ma la trepidazione era la stessa, i giochi erano sempre molto vivaci,
anzi, la mia Alice coinvolgeva sempre i cugini nel tentativo di tendere trappole a Babbo Natale e pizzicarlo in flagrante.
Chissà perchè, dormivano sempre come sassi, tutti e sei i pargoli, alla fine
Ed anche quest’anno Natale sarà ritrovarci insieme, la gioia più bella.
Che si attenda la nascita di un Bambinello, nato povero in una capanna,
che si celebri la nascita di una Nuova Era governata dall’amore,
nulla cambia.
E voglio dedicare un pensiero speciale per questo Natale ai miei “studenti” , gli immigrati del corso di italiano che tengo ogni lunedì sera.
Di religione diversa dalla nostra, vengono tuttavia da paesi lontani, alla ricerca di una capanna in cui far nascere il loro sogno di speranza.
Che la stella brilli alta in cielo per voi, amici miei.
E anche per tutti voi che mi leggete, amici di blog.
Buon Natale di cuore, dal vostro Angelo.