“La mia vanità di poeta
alla tua vista muore di vergogna.
O sommo poeta,
mi sono seduto ai tuoi piedi.
Voglio rendere semplice e schietta
tutta la mia vita,
come un flauto di canna
che tu possa riempire di musica”
Rabindranath Tagore
Se ne va un Dio assoluto della musica del XX secolo.
Chissà come si deve stare, a morire sapendo di aver donato tutta questa infinita bellezza.
Piuttosto che perdersi in elogi funebri tutti uguali e irrisolti, non perdo tempo e propongo il miglior omaggio che si possa fare a Shankar, la sua musica, che ha contribuito a cambiare il volto della musica moderna agevolando la nascita della word music e il sorgere spontaneo di una profonda esperienza estetica ed estatica in milioni di ascoltatori.