Sai Merdolo oggi è il tuo (primo) compleanno.
Cosa vuol dire? Vuol dire che oggi compi un anno di vita, ovvero che è passato un anno da quando sei nato. Vediamo in altre parole sono 365 giorni, 364 notti (perché per una ti ho rifilato ai nonni e sono scappata al mare con tuo padre), 4 stagioni (come la pizza?), 12 mesi etc… ma non chiedermelo in ore perché ho fatto il liceo classico e a far di conto sono un cane. Oggi è anche un po’ il mio primo compleanno in veste di mamma, perché prima che arrivassi tu io non ero una mamma, ma ora lo sono, sono la tua mamma (poraccio!).
I tuoi primi 40 giorni di vita me li ricordo bene, degni di una tragedia greca. Ti hanno consegnato urlante e senza libretto di istruzioni; soprattutto senza nessuna possibilità di restituirti al mittente, anche perché il mittente sono io, quindi capisci che è un po’ una situazione da gatto che si morde la coda… mmm vabbè te lo spiego quando sarai più grande. Si, perché tu sei nato da me, o meglio ti hanno tirato fuori a forza dalla mia pancia, infatti essendo tu dotato di poco senso dell’orientamento non trovavi la via d’uscita, eri podalico.
Cosa vuol dire podalico? beh che ti sei presentato alla vita di culo e non di faccia, probabilmente perché hai già capito tutto, nella vita ci vuole sia culo che un po’ di faccia da culo. E tu ce l’hai eccome… soprattutto quando cerchi di staccare la lampada dal muro e io ti urlo di non farlo. Ti giri, piagnucoli, ti avvicini, ti arrampichi sulle mie gambe, mi guardi e mi dici “ei!” sorridendo come se questo bastasse a sciogliermi… guarda che in scuderia mi chiamavano la Rottermaier quindi ci vuole ben altro per addolcirmi. Ma ammetto che sei un furbetto simpatico.
Merdolo si presenta al mondo
Di te mi stupisce che ti svegli sempre ridendo, sorridi veramente tanto e (per fortuna) piangi pochissimo, non fai neanche tanti capricci… saranno state tutte le mie minacce di abbandono in metrò? Anche se non sei un asso nel camminare, parlare, tenere oggetti in mano, mangiare da solo etc sono orgogliosa di te perché non abbiamo mai dovuto dormire insieme nel lettone, neanche una volta, nonostante le frequenti richieste di tuo padre (che fa più capricci di te in questo senso). Lo vedo, sei un tipetto abbastanza indipendente, ciuccio e coniglietto e sei pronto per dormire ovunque siamo.
Dove siamo? Già che non hai molto senso dell’orientamento, te lo spiego. Io te e papà siamo in Canada un paese immenso, freddo, verde e con tanti animali; ma tu sei nato in Italia, dove ci sono i nonni la zia e i nostri amici. Ricordi quando abbiamo preso l’autobus con le ali, per andare a scartare i regali a Natale? Ecco quella casa lontana è l’Italia, tra un po’ ci torniamo ma a questo giro niente regali ma tanti bagni in mare.
Cosa è il mare? Merdolo, ma quante domande! Meno male che non parli ancora e i nostri discorsi li facciamo solo guardandoci negli occhi, dai vai a giocare che ti preparo il latte intanto.
(e mentre gattoni verso i tuoi giochi non girarti bimbo mio, potresti vedere una lacrima scendere dai miei occhi nel rendermi conto che è già passato un anno da quando sei entrato nella mia vita).