Ettecredo che poi chiudono gli uffici postali!
Una volta avrei stampato, rilegato con una bella fascetta e una copertina colorata.
Avrei imbustato, mi sarei recato all’ufficio postale e avrei seguito con lo sguardo l’impiegato che, dopo aver timbrato il pacco e riscosso il dovuto, lo avrebbe depositato in uno dei tanti scatoloni, pronto per il viaggio.
Una volta.
Oggi bisogna fare tutto per e-mail: bisogna scansionare, pidieffare, allegare e poi chiedere la conferma del ricevimento, prima che la rete dirotti il materiale verso chissà quali lidi.
Ma la sostanza rimane la stessa: Bibúlo2 oggi inizia il suo primo viaggio.
Ne abbiamo discusso parecchio. Negli ultimi giorni siamo praticamente stati insieme giorno e notte.
Gli ho fornito una lettera di presentazione del suo autore (cioè il sottoscritto) e una sinossi (cioè un riassunto, ma in certi ambienti bisogna sempre utilizzare termini strani…).
Gli ho ricordato che lui è satira, perciò non deve né spiegare né convincere: per questo ci sono i professori e i politici. Lui deve soltanto colpire: dovranno essere gli altri a chiarire, interpretare, chiosare…
E gli ho anche ricordato che lui non è perfetto, ma in questo mondo chi pensa di esserlo è un deficiente. E poi ci sono in giro di quelle ciofeche…
Forse verrà smembrato, sezionato, analizzato, commentato, ma la sua struttura è forte e coerente e resisterà.
E nel caso in cui venisse sputacchiato via, si ricordi che un giocatore…