“Dicevo, questo è stato proprio un bel fiasco” rispose il serpente. “Oh. Sì” disse l’angelo, che si chiamava Azraphael.“A essere sinceri, secondo me è stata una reazione un po’ esagerata” disse il serpente. “Cioè, non avevano precedenti o cose del genere. E comunque non capisco cosa ci sia di sbagliato nel conoscere la differenza tra il bene e il male.”“Dev’essere per forza sbagliato” ribattè Azraphael, con il tono un po’ turbato di chi è altrettanto incapace di capire, e sene preoccupa, “in caso contrario non avrebbero coinvolto proprio te.”“A me hanno detto solo: ‘Sali e combina qualche casino’” [...]“Sì, ma tu sei un demone. Non sono sicuro che tu sia in grado di fare del bene” disse Azraphael. “E’ la tua...come dire...natura. Niente di personale, sia chiaro.”“Però devi ammettere che ha l’aria di una farsa” affermò Crawly. “Voglio dire, indicare l’Albero e scriverci sopra NON TOCCARE a caratteri cubitali: non è molto scaltro, no? Insomma, perché non piazzarlo sulla cima di una montagna altissima o in un posto fuori mano? Viene da chiedersi quale sia il Suo vero piano.”“Guarda, è meglio non fare troppe ipotesi” disse Azraphael. “Quello che ripeto sempre è che non si può giudicare l’ineffabile con il senno di poi. C’è ciò che è Giusto, e ciò che è Sbagliato. Se fai qualcosa di Sbagliato quando ti si chiede di fare ciò che è Giusto, meriti una punizione. Voglio dire.”[...]Si rivolse a Crawly con una smorfia preoccupata. “E’ stata la scelta migliore, vero?”“Non sono sicuro che tu sia capace di compiere il male” replicò Crawly. Azraphael non si accorse del sarcasmo. “Oh, vorrei ben vedere” disse. “Davvero. È tutto il pomeriggio che ci penso.”[...]“La cosa strana” disse Crawly “è che anch’io continuo a chiedermi se la faccenda della mela non fosse la scelta giusta. Un diavolo rischia di cacciarsi nei pasticci, se fa la cosa giusta.” Si rivolse ammiccante all’angelo. “Sarebbe curioso se entrambi avessimo sbagliato, eh? Se io avessi fatto la cosa giusta e tu quella sbagliata, eh?”“Non credo” disse Azraphael.Crawly guardò la pioggia.“No” disse più serio. “In effetti no.”(Terry Pratchett – Neil Gaiman, Buona Apocalisse a tutti!, Piccola Biblioteca Oscar Mondadori, pagg. 11-13)Ho inserito un pezzo piuttosto lungo, ma questo dialogo rappresenta bene sia il rapporto tra i due, sia la leggera atmosfera grottesca e tanto divertente che caratterizza l’intero libro. Affinché l’Ultimo Scontro abbia inizio, è necessaria la presenza di un personaggio particolare, colui che darà il via alla battaglia nel momento opportuno: l’Anti-Cristo. Viene mandato sulla terra come neonato, diretto ad una famiglia particolare, nella località inglese di Tadfield, ma...qualcosa sembra andare storto. Il Piano così ben congegnato subisce già una svolta imprevista dalle prime battute. E’ solo l’inizio di una serie di equivoci, malintesi, incomprensioni che si srotolano in uno stile ironico molto britannico: apparentemente compassato e neutro, ma grondante sarcasmo e punzecchiatura, in parecchi casi. Fin dall’inizio, mi sono venuti in mente i Monty Python, per il modo in cui gli autori mettono alla berlina certi atteggiamenti dei loro compatrioti; ad esempio, far finta di nulla di fronte a eventi eccezionali, anche spaventosi, come un demone tranquillamente seduto in una macchina in fiamme, o due persone su uno scooter sospeso in aria che si fermano a chiedere indicazioni. Se amate quel senso dell’umorismo dell’assurdo, allora questo libro fa per voi; se vi innervosisce un frequente ricorso all’ironia e al paradosso, dimenticatevi di questa Apocalisse. Termino con un’altra citazione, un altro assaggio leggero dello stile stravagante di questo libro:"CROWLEY...NOI VINCEREMO QUESTA GUERRA. MA ANCHE SE DOVESSIMO PERDERLA NON FARA' DIFFERENZA. PERCHE' FINCHE' CI SARANNO DEMONI ALL'INFERNO, CROWLEY, TU TI AUGURERAI DI ESSERE NATO MORTALE.
Crowley restò in silenzio.
I MORTALI POSSONO SPERARE NELLA MORTE O NELLA REDENZIONE, TU INVECE NON HAI SPERANZE.
PUOI GIUSTO AUGURARTI CHE L'INFERNO TI PERDONI.
"Davvero?"
E DAI, ERA UNA BATTUTA."
(Terry Pratchett – Neil Gaiman, Buona Apocalisse a tutti!, Piccola Biblioteca Oscar Mondadori, pag. 270)