Prima di concedermi qualche giorno di riposo, desidero condividere con voi un racconto di Kahlil Gibran che trovo fantastico perché, con parole semplici ma molto incisive, ci aiuta a vedere con occhio benevolo anche i momenti più difficili della nostra vita. Che cos’è il dolore? Solo un sentimento da evitare o forse qualcosa di più?
E parlò una donna e disse: Parlaci del Dolore.
Ed egli disse:
Dolore è il rompersi del guscio che racchiude la vostra intelligenza.
Così come il nocciolo del frutto deve rompersi perché il suo cuore possa esporsi nel sole, così dovete voi conoscere il dolore.
E se voi sapeste tenere il cuore in stato di meraviglia di fronte ai quotidiani miracoli della vita, il dolore vi apparirebbe non meno mirabile della gioia.
E voi accogliereste le stagioni del vostro cuore, così come sempre avete accolto le stagioni che si susseguono sui vostri campi.
E vegliereste sereni durante gli inverni del vostro dolore. Molto del vostro dolore è scelto da voi stessi.
È l’amara pozione con la quale il medico che è dentro di voi guarisce il vostro io malato.
Confidate perciò nel medico e bevete il suo rimedio in silenzio e tranquillità.
Poiché la sua mano, benché grossa e rude, è guidata dalla tenera mano di Chi non è visibile, e la coppa che vi porge, benché vi bruci le labbra, è stata ricavata dalla creta che il Vasaio ha inumidito di lacrime sacre.
Molti auguri a tutti.
Alla prossima settimana!