“Un carcere sovraffollato, con celle inadeguate, molti detenuti tossicodipendenti, l’assistenza sanitaria che ancora non e’ passata alla Asl”: così commentano i due deputati Pd Guido Melis (commissione Giustizia) e Amalia Schirru e il responsabile giustizia regionale Michele Schirru, dopo la visita di oltre due ore al carcere cagliaritano di Buoncammino compiuta oggi, 23 dicembre. “Oltre 500 detenuti su 380 posti – denunciano gli esponenti Pd – sono inammissibili. Così come 212 agenti su un organico (già inadeguato) di 267.
Ma quello che più preoccupa e’ il numero crescente di tossicodipendenti o di affetti da gravi patologie psichiatriche. Il che aumenta le situazioni a rischio e complica enormemente la custodia . Per non parlare del ritardo registrato in Sardegna nel passaggio della sanità penitenziaria alle Asl, mancato passaggio che ostacola anche l’assistenza più immediata”. Auspicando che venga presto aperta la nuova struttura di Uta, i due parlamentari chiedono per lo meno che detenuti in attesa di giudizio (alcuni attendono il processo da nove mesi) siano tenuti separati da quelli già condannati e che si mettano in atto le opportune misure per ridurre a tempi ragionevoli l’attesa del primo giudizio. “Buoncammino- concludono Melis , Schirru e Schiro’ – e’, nonostante la grande professionalita’ e il sacrificio del direttore e del personale, un luogo di sofferenza inconciliabile con una concezione moderna della pena in linea con la nostra Costituzione”.