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Buone Feste

Da Psytornello @psytornello

Buone Feste

Ed eccoci a ridosso del Natale che inesorabilmente ci mette di fronte alla fine di un altro anno. E’ tempo di bilanci, riflessioni e propositi per il 2014 in arrivo.
Ripensando ai mesi trascorsi, non posso che ringraziarvi per l’affetto che avete riservato a me e a questo blog. Siete ogni giorno più numerosi e avete creato una folta comunità virtuale, fatta di persone che si confrontano su argomenti variegati e condividono anche esperienze molto intime della propria vita. Mi piacerebbe continuare a trattare temi che incontrino il vostro interesse e chiedo proprio a voi di suggerirmene di nuovi. Cosa vi piacerebbe venisse trattato? Quali degli argomenti affrontati vorreste venisse ulteriormente approfondito? Lascio a voi la parola affinché, attraverso i vostri suggerimenti, possiate sentire questo blog il più possibile anche vostro.

Ma adesso è il momento per tutti noi di un po’ di riposo. La psicologa di famiglia si ferma per la pausa natalizia e “riaprirà i battenti” a gennaio con i consueti post settimanali e tante novità. Vi informo che sarò comunque operativa per la presa appuntamenti, sia per quanto riguarda i colloqui in studio che per le consulenze online tramite Skype.

Concludo augurando con tutto il cuore, ad ognuno di voi e alle vostre famiglie, buone Feste e vi saluto con le meravigliose parole di Kahlil Gibran:

“La vostra gioia è il vostro dispiacere smascherato.
E lo stesso pozzo dal quale si leva il vostro riso,
è stato sovente colmato dalle vostre lacrime.
E come potrebbe essere altrimenti? 
Quanto più il dolore incide in profondità nel vostro essere,
tanta più gioia potrete contenere.
La coppa che contiene il vostro vino non è forse la stessa coppa 
che è stata scottata nel forno del vasaio?
E il liuto che calma il vostro spirito non è forse 
il legno stesso scavato dai coltelli?
Quando siete felici guardate nelle profondità del vostro cuore
e scoprirete che ciò che ora vi sta dando gioia è soltanto
ciò che prima vi ha dato dispiacere.
Quando siete addolorati guardate nuovamente nel vostro cuore
e vedrete che in verità voi state piangendo per ciò 
che prima era la vostra delizia.
Alcuni di voi dicono: “La gioia è superiore al dolore,”
e altri dicono: “No, il dolore è superiore.”
Ma io vi dico che essi sono inseparabili.
Giungono insieme e quando uno siede con voi alla vostra mensa,
ricordatevi che l’altro giace addormentato sul vostro letto.
In verità siete sospesi tra dolore e gioia come bilance.
Solo quando siete vuoti siete immobili ed equilibrati.
Quando il tesoriere vi solleva per pesare l’oro e l’argento, 
la vostra gioia o il vostro dolore devono necessariamente alzarsi o cadere”.

(Tratto dal libro di Kahlil Gibran, Il Profeta)


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