Albero 2015
Di tanto in tanto bisogna trovare il tempo per fermarsi, pensare, ringraziare. Io lo voglio fare oggi, ad una settimana esatta dal Natale e un paio di giorni prima della solita “chiusura” di fine anno. Per meglio scrivere il sito non chiuderà ma sospenderò la pubblicazione dei pezzi per riprenderla poi intorno al 27 dicembre in tempo per i consuntivi di Capodanno.
I ringraziamenti sono d’obbligo in questo anno straordinario per Rosebud: un anno straordinario sotto tutti i punti di vista. Un anno sicuramente diverso che oltre ad una forte crescita delle visite, delle pagine viste, dei contatti, dei followers, dei likes (sono stati circa undicimila i likes registrati da WordPress, vale a dire direttamente dal sito e quindi senza tenere in conto Facebook), ha visto per la prima volta – e a mio avviso – la crescita di una dimensione intellettuale, ma anche sociale, sostanziale e più impegnata.
Questo ultimo aspetto é quello che personalmente mi interessa di più e che si è estrinsecato in maniera piuttosto complessa specialmente dopo i fatti di Parigi e le conseguenti diatribe mediatiche, non ultima quella di Rozzano. Quella triste faccenda è di fatto quella che mi ha portato a chiarire una volta per tutto la specificità di un sito come Rosebud: Rosebud è prima di tutto un sito laico, lo è sempre stato (vedi deontologia), ma forse fino a queste ultime settimane non lo aveva capito pienamente di esserlo. E per l’aiuto dato in quei giorni di grande sconcerto e imbarazzo intellettuale e personale ringrazio moltissimo il professor Renzetti del sito “Fisicamente”, il quale ha risposto in maniera cortese e completa alle mie domande. Mente lucida, brillante e razionale, il professore mi ha in qualche modo aiutato a capire che anche nell’Italia cattolica (perché tale è questo Stato che a dispetto del dettame costituzionale non possiamo assolutamente definire laico), restano comunque nicchie di persone che per mestiere (vedi i fisici appunto), per interesse, per elezione, continuano a coltivare una visione più libera del mondo. Una visione scientifica del meraviglioso universo che abitiamo e questo è un dono non da poco.
Il va sans dire quindi che, qualora Rosebud continuasse ad esistere, privilegerà sempre più le materie scientifiche e tutti i discorsi di natura formativa, tesi ad esaltare gli esseri umani, gli uomini e le donne, le loro fatiche e le loro qualità. Ne deriva – e questo lo dico col cuore e con quella profonda onestà d’intelletto che mi appartiene e di cui in dati momenti farei francamente a meno – che sconsiglio fortemente la frequentazione di queste pagine virtuali a persone che giustamente, se questo è il loro sentire, pongono in primo piano e a fondamento della loro esistenza credenze di tipo religioso o similare. La ragione per cui lo faccio non è perché il sito non è aperto a tutti (lo è, lo è sempre stato e lo sarà sempre, anche perché per quanto mi riguarda ognuno è libero di “adorare” ciò che crede e io quel credo, se non è violento, tenterò di rispettarlo), ma perché oltre ad essere un sito laico, Rosebud è un sito di “critica”, di critica forte e tale continuerà a restare se il renzismo imperante non lo censurerà (le vie della politica sono infinite!). Ne deriva che qui si continuerà a criticare senza fare sconti anche l’operato della Chiesa, la sua eccessiva ingerenza negli affari dello Stato, ma soprattutto il carattere pesantemente diseducativo tipico degli “insegnamenti” dottrinari che propone, specialmente quando indirizzati verso bambini e ragazzi. Questo per dire che una tale critica non sarà mai considerata una mancanza di “rispetto” (grande sciocchezza!), quanto piuttosto l’esercizio di un diritto a raccontare un’altra “verità”. Detto altrimenti – ma sempre in maniera molto franca – io in casa mia (perché questo sito è in fondo casa mia e racconta molto di me), vorrei sentirmi libera (specialmente per rendere onore ai tanti che hanno combattutto per darmi questa libertà), di dire e fare senza dovermi preoccupare troppo delle diverse sensibilità anche perché, grazie alla Rete, l’universo dove trovano spazio idee totalmente diverse dalle mie è piuttosto vasto e Rosebud è un granello di polvere nel mare magnum digitale.
Sito laico dunque, sito di critica, ma più di tutto sito che ha un anima e che amerebbe conservarla. Conservare un’anima in questi tempi furbi, conniventi, interessati, è cosa molto difficile, ma a ben guardare resta la cosa più importante da fare. Questo perché quando passeremo ad altro Stato dell’Essere sarà proprio l’anima che ci porteremo dietro, null’altro!
Buone feste a tutti coloro che hanno letto i tanti articoli di Rosebud, a chi è tanto pazzo da fare il “follower”, a chi si è rotto le balle e se ne é andato, a chi mi ha mandato a quel paese e affanculo, a chi si è incazzato, a chi mi ha criticato, a chi ha riso, a chi ha visto i soliti refusi e non lo ha fatto notare, a chi ha pazienza con un editing per cui non ci sarà mai tempo (mettetevelo bene in testa), a chi ha pianto per la grammatica bistrattata, a chi ha imparato qualcosa, a chi mi ha insegnato qualcosa, a chi (e sono davvero tanti) ha inviato email di complimenti, a chi si è azzardato a criticare tra i commenti e ha ricevuto secchiate digitali, a chi quelle secchiate me le ha restituite, a chi è rimasto nonostante tutto, a chi mette i likes, a chi non ha ancora capito se ci sono o se ci faccio (non l’ho capito neppure io e quindi smetterei di pormi il problema), a chi mi ha inviato complimenti alla persona (dateci un taglio, sono allergica ed è controproducente, ma soprattutto prenotate urgentemente visita oculistica e psichiatrica), ai giornalisti italiani che ho bistrattato (con ogni ragione), al Corsera fonte di infinito godimento intellettuale, a coloro che sono diventati renzisti perché hanno famiglia e non hanno potuto fare altrimenti e naturalmente a tutti coloro che continuano ad inviare i loro pezzi e a considerarmi loro amica, finanche a chi, bontà sua, ha pregato per me: buone feste a tutti. Un grazie speciale.
Rina Brundu, 18 dicembre 2015