Finalmente, e sicuramente voi eravate in ansiosa attesa della buona notizia, sarà possibile effettuare lo scan del cervello dei ratti mentre sono liberi di muoversi, invece di anestetizzarli come si è fatto finora. È stato infatti messo a punto da un gruppo di ricercatori della Brookhaven National Laboratory di Upton, New York, uno scanner così piccolo da essere applicato ai topi che consente di controllare “in diretta” come il sesso, le dipendenze e la depressione (sicuramente provocati ad arte dagli sperimentatori) influenzano e sono influenzati dalla chimica cerebrale.
Lo scanner, pensato apposta per loro, ha la forma di una gorgiera elisabettiana che circonda la testa del malcapitato tra gli occhi e le orecchie, che però gli permette di vedere attraverso un buco posto nel mezzo.
Non solo l’attrezzo non è il massimo della comodità, ma ha un peso eccessivo per la loro stazza, 250 grammi, tanto dal creare problemi di movimento. Uno degli inventori dello strumento ammette anche che gli animali inizialmente trovano stressante indossare lo scan, ma che poi “ci si abituano e lo portano felicemente [sic] per 3 o 4 ore senza segni di fastidio”.
A parte la tortura inferta e il sostenere che i topi siano felici di portare questi collari, il bello è che, sempre secondo questo Scienziato, i comportamenti che debbono essere studiati, cioè le interazioni sessuali, vengono inibiti dall’uso dello scan da passeggio. Furbi eh! Il prossimo passo, auspicano, sarà la realizzazione di uno scan a forma di elmetto da utilizzare su uomini e scimpanzè. Mi auguro che vorranno sperimentarli su se stessi così avranno modo di vedere quel che gli passa per il cervello quando si fanno venire certe idee!