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Buone prassi in materia di salute e sicurezza sul lavoro

Da Rebecca63

buone-prassi-sicurezza-sul-lavoro-229x300Finalizzate a promuovere la salute e sicurezza sui luoghi di lavoro le buone prassi costituiscono soluzioni organizzative e procedurali adottate a seguito di una scelta volontaria da parte di soggetti pubblici e privati in coerenza con la normativa vigente e con le norme di buona tecnica. Nella seduta del 6 marzo 2013 la Commissione consultiva permanente per la salute e sicurezza sul lavoro ha proceduto alla validazione delle seguenti buone prassi:
-  Un patto per la NOSTRA sicurezza sul lavoro
-  PLAY SAFE – EXPLORA “Play Safe: il gioco è una cosa seria”
-  Il Progetto Health & Safety First: come passare da comportamenti apparenti a comportamenti effettivi
- Miglioramento del sistema di gestione del rischio a polveri di farine.

Il Decreto Legislativo 9 aprile 2008, n. 81 valorizza il ruolo delle cosiddette “buone prassi” ai fini del miglioramento delle condizioni di salute e sicurezza sul lavoro e le definisce puntualmente come “soluzioni organizzative o procedurali coerenti con la normativa vigente e con le norme di buona tecnica, adottate volontariamente e finalizzate a promuovere la salute e sicurezza sui luoghi di lavoro attraverso la riduzione dei rischi e il miglioramento delle condizioni di lavoro, elaborate e raccolte dalle regioni, dall’Istituto superiore per la prevenzione e la sicurezza del lavoro (ISPESL), dall’Istituto nazionale per l’assicurazione contro gli infortuni sul lavoro (INAIL) e dagli organismi paritetici di cui all’articolo 51, validate dalla Commissione consultiva permanente di cui all’articolo 6, previa istruttoria tecnica dell’ISPESL, che provvede assicurarne la più ampia diffusione”. Per la presentazione di soluzioni coerenti con la citata norma di legge, la Commissione Consultiva Permanente per la salute e sicurezza sul lavoroha elaborato un modello da presentare, ai fini della “validazione” della buona prassi. Per l’avvio della relativa procedura di selezione delle buone prassi, è necessario compilare il modello in ogni sua parte, corredarlo di documentazione di supporto e predisporre, in allegato al medesimo modello, una relazione riassuntiva, redatta in modo chiaro e semplice, al fine di consentire una più efficace e rapida divulgazione della buona prassi. L’intera documentazione deve essere raccolta su CD-ROM e inoltrata al seguente indirizzo: 

Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali 
D.G. Tutela condizioni di lavoro
Divisione III
Via Fornovo 8 – 00192 Roma
Tel.06.4683.4059
Fax.06.4683.4260
Oppure la citata documentazione può essere inviata al seguente indirizzo mail: 
[email protected]
• Modello di presentazione (formato .doc 185 Kb) 
In caso di richiesta di validazione di una “buona prassi” che riguardi, in tutto o in parte, le differenze di genere, è possibile avvalersi – per la compilazione del modello di presentazione – delle indicazioni contenute nel documento “Buone prassi e differenze di genere”. 
• Buone prassi e differenze di genere (formato .pdf 10,19 Kb) 
• Buone prassi validate dalla Commissione Consultiva Permanente

Teramo, 19 Marzo 2013 Avv. Annamaria Tanzi

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