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Buone pratiche di personal branding per scrittori freelance

Da Twagomagazine @lorenzomonfreg

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Alcuni consigli utili per chi scrive di mestiere e desidera promuovere e rendere riconoscibile la propria attività.

Racconti, articoli, comunicati, testi pubblicitari e tecnici, guide, contenuti per siti web e social network: sono solo alcuni dei prodotti che vengono realizzati da quell’insieme di professionisti freelance che possiamo inserire nella macrocategoria degli scrittori. I loro lavori compaiono su supporti cartacei, audiovisivi e digitali, sono prodotti professionali, spesso frutto di anni di studio settoriale e di esperienza, e ciascuno di essi è prodotto in modo tale da raggiungere un obiettivo, prefissato dal cliente o dal freelance stesso.

La concorrenza tuttavia, in un panorama mutato in cui il web ha moltiplicato le opportunità di pubblicazione e dato all’utente stesso l’opportunità di essere produttore di contenuti, è ulteriormente aumentata. In questo contesto il freelance ha due possibilità: confidare nelle sue capacità e sperare di essere notato tra i tanti oppure fare personal branding, promuovendo il proprio lavoro e distinguendo se stesso dagli altri.

Che cos’è dunque il personal branding? Si tratta di un’insieme di attività volte a comunicare la propria identità professionale, il proprio marchio, e definirne le caratteristiche essenziali e uniche che devono essere percepite dal cliente. Di seguito trovate alcune buone pratiche utili per chi ha intrapreso il mestiere della scrittura e vorrebbe iniziare a curare il proprio brand.

1. Brand Identity

Il primo passo da fare è un’ampia riflessione sulla vostra attività di scrittura, le vostre capacità e gli obiettivi che desiderate raggiungere. Una volta fatto questo passo potrete studiare una strategia che dovrà aiutarvi a sviluppare l’identità del vostro brand e ad accrescerne la visibilità.

Vi sarà utile abbozzare un piccolo marketing plan con alcuni passaggi obbligati: analizzare la propria situazione lavorativa e quantificare il livello delle proprie abilità al fine di fissare un punto zero (chi siamo e come veniamo percepiti); esaminare il mercato di riferimento; definire gli scopi da raggiungere e le competenze da migliorare a questo fine; studiare la concorrenza, riconoscendone pregi e difetti; decidere a quali tipologie di clienti rivolgersi e pensare a come differenziarsi (posizionamento); studiare una strategia per ottenere i risultati desiderati.

Una volta che saprete chi siete, quali sono i vostri punti di forza e debolezza e dove volete arrivare, inizierà il vostro percorso di personal branding, che dovrà tenere conto di quattro parole chiave: identità, professionalità, visibilità e reputazione.

Periodicamente sarà utile rifare questo ragionamento per capire in che misura avete raggiunto i vostri obiettivi e se la percezione che i clienti hanno di voi si avvicina a quella desiderata.

2. Fate sapere al mondo che esistete: create il vostro sito

Oggi sono sempre maggiori i potenziali clienti che cercano in rete il servizio adatto alle proprie esigenze. Se scrivete per mestiere avere un sito personale o un blog vi permetterà di testimoniare l’esistenza della vostra attività. Il sito web sarà la vostra sede virtuale.

La rete attualmente mette a disposizione tantissime soluzioni per chi non è esperto di informatica. Vanno per la maggiore i software cms come WordPress, Joomla e Drupal, che permettono di realizzare siti semplici, personalizzabili ed esteticamente apprezzabili senza dover svolgere operazioni complesse. Con poche decine di euro è possibile comprare un dominio e iscriversi ad un servizio di hosting per caricare il sito su un server. Per chi invece non si sente pronto per un vero e proprio sito è possibile iscriversi alle piattaforme di blogging come Blogger e WordPress.com che consentono in pochi passi di creare il proprio blog personale gratuitamente, con un dominio di terzo livello (es. [email protected]).

Il nome del sito

Il vostro lavoro di personal branding inizia dalla scelta del nome del dominio. Scegliete con cura perché sarà il nome che identificherà voi e la vostra attività professionale. Una delle soluzioni più utilizzate è quella di utilizzare nome e cognome ma si può anche fare riferimento all’attività che si svolge o alla propria nicchia di specializzazione. Prima di decidere pensate all’utente a cui vi rivolgete e a come potrebbe cercarvi.

Contenuti

La parola chiave è coerenza. Una volta che avrete capito quali sono i vostri punti di forza e le attività per le quali siete più preparati e che ambite a svolgere in qualità di freelance, riempite gli spazi del sito cercando di farlo capire ai potenziali clienti. Se per il dominio avete scelto nome e cognome, assicuratevi che in homepage emerga sotto il titolo la vostra specializzazione. Il cliente dovrà intuire nell’immediato che cosa offrite.

Dedicate un’ampia sezione al vostro portfolio, mettendo in evidenza i lavori che ritenete migliori e che vi rappresentano di più. Se, ad esempio, ambite a specializzarvi in articoli di viaggio e turismo, fate sì che all’apertura della sezione siano i primi ad apparire e sottolineate il vostro interesse già nella homepage.

Se non avete esperienza provate a scrivere qualche pezzo sul tema o sul settore di cui vorreste occuparvi e pubblicatelo nel blog, i clienti si potranno fare un’idea di come lavorate e del servizio che volete iniziare a svolgere.

Raccontate qualcosa di voi stessi. Nella sezione “About me” spiegate perché avete deciso di fare della scrittura la vostra professione e quali obiettivi vi ponete. Rafforzerete la vostra identità e sarà più facile per chi legge ricordarsi di voi, ma siate sintetici. A questo fine, associate anche una foto o un’immagine che vi identifichi.

Postate. Dedicate un po’ di tempo al blog, realizzando contenuti interessanti o scrivendo della vostra professione, per far emergere idee e opinioni. Sarà un piccolo passo per rafforzare la vostra autorevolezza.
Il vostro lavoro è scrivere, ogni occasione è buona per mettere in mostra le vostre capacità.

Motori di ricerca

Il sito deve essere trovato facilmente, fate il possibile in base alla vostre competenze per ottimizzarlo. In rete esistono numerose guide per imparare le basi della search engine optimization (SEO), inoltre le piattaforme come WordPress offrono la possibilità di installare plugin che facilitano ampiamente questo lavoro.

3.Social Network

Utilizzate questi nuovi mezzi di comunicazione: chi scrive per mestiere non può che trarne vantaggio e sempre più clienti alla ricerca di collaboratori si affidano ad essi per farsi un’idea del potenziale fornitore di servizi. Non è necessario essere iscritti a tutti i social network, basta scegliere quelli che ritenete più adatti a dare visibilità al vostro brand e ricordare che la comunicazione non è uguale per ogni mezzo, per far passare il messaggio con successo bisogna sapersi adattare alla forma e allo stile della rispettiva piattaforma.

Anche in questo caso è importante la coerenza. Il nome della pagina o del profilo che aprirete dovrà essere lo stesso di quello usato per il sito, così come la descrizione della vostra attività e delle mansioni in cui siete specializzati. Se sul sito pubblicizzate la vostra specializzazione nella scrittura di viaggio e su Facebook mettete in evidenza i vostri articoli sull’ambiente, l’utente sarà confuso.

Usate LinkedIn. Questo social network è uno dei più noti e diffusi e vi permette di gestire la vostra identità professionale e di sviluppare una rete di contatti. Il vostro profilo da freelance non può mancare.
Potete inserire il vostro curriculum, definire le vostre abilità e il loro livello, pubblicare i progetti e i testi. Più ampia è la vostra rete e più sarà semplice entrare in contatto con potenziali clienti. Lo stesso LinkedIn vi offrirà una valutazione delle performance del vostro profilo. Potete inoltre partecipare a gruppi di discussione settoriali e dire la vostra, i più abili e competenti potranno guadagnarsi la fama di opinion leader, accrescendo visibilità e reputazione.
Le vostre pagine social devono essere considerate come l’estensione del vostro sito e se utilizzate nel modo giusto saranno il megafono del vostro brand. Il passaparola che si può generare ha un potenziale enorme ma fate attenzione a non fare scivoloni, perché la vostra reputazione potrebbe essere messa a repentaglio.

4. Relazioni e collaborazioni

Fare personal branding non può prescindere dalla creazione di una rete di contatti, i quali se avranno fiducia nelle vostre capacità di scrittori potranno diventarne ambasciatori. Che si tratti di attività online o meno, non perdete l’occasione di partecipare a discussioni e incontri di settore. Entrate in contatto con altri freelance e se vi viene data l’occasione scrivete contenuti come guest contributor per altri siti e blog, vi consentirà di far circolare il vostro nome e promuovere le vostre specifiche competenze.

Per quanto riguarda il web, create e dialogate con la vostra community, fidelizzerete i vostri lettori, che parleranno bene di voi e condivideranno pezzi e pubblicazioni. Inoltre, più sarà grande il vostro seguito e maggiore sarà la possibilità che il vostro lavoro di scrittori sia ritenuto credibile.

Quando a solide competenze professionali avrete affiancato un brand forte e riconoscibile, aumenteranno le probabilità che siano i clienti a cercare voi, e non viceversa.

 Ora che hai creato il tuo profilo professionale, sei pronto a cercare nuovi clienti e progetti entusiasmanti!

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